Kaberlaba Comprensorio Sciistico Asiago

Vista sulle piste Kaberlaba
Vista sulle piste Kaberlaba
Vista sugli impianti
Vista sugli impianti

Situate a meno di 3 km dal centro di Asiago, le piste da discesa del Comprensorio Turistico Kaberlaba sono il luogo ideale per sportivi, famiglie e gruppi di amici che desiderano trascorrere una divertente giornata sulla neve immersi nella natura dell’Altopiano, ma restando comunque vicini al centro paese.
Durante la stagione invernale, gli amanti dello sci alpino (o di discesa) qui possono dedicarsi alla loro passione sfrecciando lungo i dolci pendii del monte Kaberlaba, ammirando un magnifico panorama sul territorio circostante.
Le piste da discesa sono di facile e media difficoltà e sono servite da moderni impianti di risalita, tra cui la seggiovia 4 posti Partut Kaberlaba.
In caso di mancanza di precipitazioni nevose, la neve viene garantita tramite l’utilizzo dell’impianto di innevamento artificiale di cui il comprensorio sciistico dispone.

Il Comprensorio Turistico Kaberlaba è perfetto per famiglie con bambini, che qui potranno divertirsi sulla pista per slittini e bob, imparare a sciare insieme ai maestri preparati ed esperti della scuola sci, o anche semplicemente giocare sulla neve.

La vicinanza al centro di Asiago, raggiungibile in circa 5 minuti d’auto, rende il Comprensorio Turistico Kaberlaba comodo a tutti i principali servizi.

L’attrezzatura per sciare e i bob possono essere noleggiati presso i vicini Hotel Miramonti e Albergo Orthal, che oltre al fornitissimo noleggio, hanno anche un servizio bar aperto al pubblico, per un caldo ristoro tra una discesa e l’altra.

Grazie alle webcam live di Asiago.it puoi restare aggiornato su quello che succede in tempo reale in varie zone dell’Altopiano, in tutte le stagioni.
Guarda le webcam in diretta per scoprire cosa sta succedendo presso le piste del Kaberlaba, per vedere che tempo fa in questo momento, per verificare la situazione neve o semplicemente per goderti gli splendidi panorami altopianesi.

Fonte: Asiago.it, per informazioni aggiornate su questo testo o notizia visitate Comprensorio Turistico – Le Piste da Discesa – Altopiano di Asiago 7 Comuni

Immagini | Asiago.it e Asiago Webcam

Nevegal

Nevegal - Partenza seggiovia Coca Bassa
Nevegal – Partenza seggiovia Coca Bassa
Arrivo seggiovia Coca Alta
Nevegal – Arrivo seggiovia Coca Alta
Pascolet verso Casera
Nevegal – Pascolet verso Casera

L’Alpe del Nevegàl è un altopiano italiano compreso all’interno del territorio comunale di Belluno, nelle Prealpi Bellunesi, posto a sud est della città, nota stazione turistica estiva e invernale. Secondo alcune fonti popolari, il toponimo deriverebbe dalla sua particolare posizione rispetto al capoluogo Belluno: mostra il suo versante innevato (neve) ed è dal suo profilo che il Sole spunta all’alba e dà inizio alla giornata (come il gallo).

L’altopiano si estende sulle prealpi Bellunesi, rivolgendosi verso nord alle Dolomiti, con altitudini attorno ai 1000 m s.l.m. A est e a sud è delimitato da alcune cime che sono, nell’ordine, il monte Pascolet (1278 m), il monte Faverghera (1611 m) il col Toront (1675 m) e il col Visentin (1763 m).

Il paesaggio abbraccia da ovest a nord sulla Valbelluna (e in particolare su Belluno stessa) e le prime vette dolomitiche (Vette Feltrine, Monti del Sole, Schiara) ma è facile scorgere anche alcuni importanti massicci quale il Pelmo, il Civetta e la Marmolada; verso est lo sguardo spazia sulla zona prealpina dell’Alpago e del Cansiglio.

Il Nevegàl è raggiungibile attraverso varie vie d’accesso. La principale carrozzabile è la SP 31 “del Nevegàl” che, partendo da Belluno, raggiunge l’altopiano passando per la frazione di Castion e ridiscende verso Ponte nelle Alpi collegandosi all’uscita “Pian di Vedoia” della A27.

Sul Nevegàl sorge un santuario intitolato alla Vergine di Lourdes. È stato realizzato dall’allora vescovo di Belluno-Feltre Maffeo Giovanni Ducoli per il servizio religioso ai turisti del Nevegàl e per accogliere i pellegrini devoti alla Madonna di Lourdes. La posa della prima pietra risale al 21 marzo 1992, l’inaugurazione solenne al 30 luglio 1994, con l’apertura al culto della chiesa. Nel santuario è presente uno storico organo costruito da Domenico e Raffaele Fedeli nel 1764. L’organo, donato da don Osvaldo Bortolot, è stato ricostruito e restaurato nel 1994, in occasione dell’apertura e benedizione del santuario.

La principale statua della Madonna, in marmo di Carrara, è stata benedetta da papa Giovanni Paolo II mentre soggiornava a Lorenzago di Cadore.

Il luogo sacro è stato visitato anche da papa Benedetto XVI quando era ancora cardinale.

Il primo impianto di risalita fu aperto tra il Pian del Nevegàl e il Faverghera nel 1955, ma il turismo sciistico si era radicato qui già da alcuni anni con l’apertura del rifugio Bristot.

Circa negli anni ’70, in Nevegàl c’erano ben 20 piste di discesa e 15 impianti di risalita, di cui 2 seggiovie e 13 sciovie (skilifts). Nel corso degli anni però, per vari motivi, molti di questi impianti vennero dismessi e successivamente demoliti, o sostituiti.

Di seguito viene fornito l’elenco di tutte le piste e impianti presenti allora (anni ’70 circa):

Oggi il comprensorio conta 11 piste, tutte raggiungibili con gli impianti di risalita, partendo semplicemente dal piazzale del Nevegàl, prendendo la seggiovia “Nevegàl – Col dei Pez”.

Durante la stagione estiva il Nevegàl diventa punto di partenza per numerosi sentieri escursionistici. Tra le mete, si ricordano i tre rifugi gestiti dal Club Alpino Italiano (il “5º Artiglieria Alpina” sul Col Visentin, l'”Angelo Bristot” sul col Toront e il “Brigata Alpina Cadore” sul Faverghera).

Vengono proposti inoltre alcuni itinerari per mountain bike-downhill. In alcune località è possibile praticare free climbing.

Anche lo scialpinismo è di casa al Nevegàl: oltre ad essere comune terreno d’allenamento per gli atleti locali, al sicuro dal pericolo valanghe e con il benestare dei gestori degli impianti (a patto che si rimanga fuoripista o sulla pista “Faverghere” la cui risalita è permessa in orario notturno), la località ha ospitato e continua ad ospitare gare di livello nazionale ed internazionale. A dicembre 2008 è stata dirottata al Nevegàl una prova di Coppa del Mondo originalmente prevista a Zoldo Alto (sempre nel bellunese), dato l’elevato pericolo valanghe di quel periodo. A gennaio 2010 si è svolta una prova di Coppa Italia in notturna, ed a gennaio 2011 è la volta il Campionato Italiano Vertical (una prova di sola salita assimilabile al più noto kilometro verticale estivo di corsa a piedi).

Nevegal. (24 dicembre 2023). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 27 dicembre 2023, 14:24 da it.wikipedia.org

Immagini | Alpe del Nevegal

Soverzene sul Piave

Soverzene sul Piave
Soverzene sul Piave

Soverzene (Soèrden in veneto) è un comune italiano di 365 abitanti della provincia di Belluno in Veneto. Tra i più piccoli comuni del Veneto per popolazione, è noto soprattutto per la presenza dell’importante Centrale idroelettrica di Soverzene funzionante grazie alla diga che forma il lago artificiale della Val Gallina. Fa parte dell’Unione montana Cadore Longaronese Zoldo.

Il territorio comunale, poco esteso, comprende un’area totalmente montuosa (prealpi Bellunesi) e in gran parte boschiva sulla riva sinistra del Piave. Lo stesso paese capoluogo con la zona industriale (dall’Istat considerate le uniche località abitate) si trova su un ampio e lungo pianoro rialzato di alcune decine di metri rispetto al letto del fiume.

Come già accennato, il comune comprende anche la porzione meridionale della Val Gallina con l’omonimo lago artificiale. Si tratta questa di una valle molto profonda e dai pendii ripidi, da sempre poco adatta all’insediamento umano permanente. La valle termina pressappoco alle pendici del Col Nudo, la cima maggiore delle Prealpi Bellunesi (2.471 m).

L’altitudine massima (2.210 m) è individuata sulla cima del Cimon delle Basilighe (o Cima Degnona) del gruppo del Col Nudo; la minima (383 m) è in corrispondenza del letto del Piave.

Secondo Dante Olivieri, il toponimo potrebbe essere composto da una radice so- (forse con il significato di subtu “sotto”) e -verzene, derivato da personale *Vergĭna (non documentato, da confrontare con l’etrusco Verginna).

Citato per la prima volta nel 1172 (Soverdinum), il paese ha per secoli sofferto le problematiche legate all’isolamento, risolte infine con la costruzione del ponte sul Piave (1929).

Il territorio, in gran parte selvaggio e impervio, offre vari spunti per escursioni impegnative. I sentieri del CAI partono dai dintorni del lago di Val Gallina (677 m), raggiungibile in automobile tramite una strada che permette il passaggio di un singolo veicolo per volta, tortuosa e a tratti esposta (si consiglia cautela nel percorrerla).

A sud del paese, sulle pendici orientali del monte Dolada (1.938 m), è possibile praticare free-climbing grazie alla palestra di roccia detta parete dei Falchi o di Soverzene Alta.

La centrale idroelettrica di Soverzene fu progettata nel 1939. I lavori cominciarono nel 1942 ma, interrotti allo scoppio della Seconda guerra mondiale, furono ultimati solo nel 1950, data di entrata in funzione della stessa.

La centrale è intitolata ad Achille Gaggia, allora presidente della SADE ed è uno dei numerosi impianti che sfruttano le acque del bacino del Piave. La centrale utilizza l’acqua del lago di Val Gallina, che viene convogliata attraverso una lunga condotta forzata. Questa sbuca infine formando il canale di Soccher in Comune di Ponte nelle Alpi.

Viene aperta al pubblico durante l’evento Centrali Aperte.

Soverzene. (4 maggio 2021). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 13 maggio 2021, 08:42 da it.wikipedia.org

Immagine | Stazione Meteo Comune di Soverzene