Plan de Corones

Plan de Corones - Vista sulla Val Pusteria e su Brunico
Plan de Corones – Vista sulla Val Pusteria e su Brunico

Il Plan de Corones (Kronplatz in tedesco, Plan de Corones in ladino) è una montagna delle Alpi Sud-orientali (Dolomiti di Braies) alta 2.275 m s.l.m., posta a spartiacque fra la Val Pusteria e la val di Marebbe, in Alto Adige, a 3 chilometri a sud di Brunico. L’origine del massiccio a forma di panettone, il cui punto più alto si chiama Spitzhörnle o anche Hühnerspiel, è vulcanica.

Sito panoramico che offre un’ampia visuale sulle montagne circostanti, dalle Dolomiti (le vette più lontane visibili sono la Marmolada e la Fradusta) fino alle vette delle Alpi in Val Venosta, la relativa stazione sciistica fa parte del comprensorio del Dolomiti Superski. Nel mese di luglio del 2015, sulla cima è stato inaugurato uno dei musei “MMM” (Messner Mountain Museum), voluto dall’alpinista altoatesino Reinhold Messner.

Il toponimo ladino Plan de Corones deriva probabilmente dal lemma retoromanzo *corōna, riferito a qualcosa di sporgente, come le terrazze rocciose, una caratteristica locale (tuttora corōna in ladino possiede tale significato). Un’ulteriore interpretazione suggerisce la derivazione del toponimo dai Curunes, antichi spiriti dei monti delle leggende ladine.

Il nome tedesco di Kronplatz è di uso recente, traslitterazione del toponimo ladino. Tale toponimo suggerì a Karl Felix Wolff di ambientare qui l’incoronazione di Dolasilla. Ma nessuna tradizione antecedente al lavoro di Wolff (la cui credibilità critica è ampiamente discussa) conferma tale tradizione.

Prima dell’affermarsi dell’uso di Kronplatz le forme tedesche erano Spitzhörnle, attestato nel 1557 come Spizhörnle e nel 1840 come Hörnle oder Kronplatz, nonché Hühnerspiel, attestato nel 1474 come Hünerspyl e nel 1485 come Hünerspiel waldl. La presenza frequente nel toponimo tedesco del vocabolo Huhn (gallina) nella forma plurale Hühner ha suggerito l’uso di un gallo come mascotte della stazione sciistica e associazione turistica.

Il Plan de Corones, località di turismo invernale ed estivo, è dotata di 32 impianti di risalita all’avanguardia che servono 50 piste da discesa per un totale di 119 km; fa parte del comprensorio Dolomiti Superski e può contare su circa 300 esercizi alberghieri nel raggio di 15 chilometri. Alla cima del Plan de Corones, sorta di terrazza panoramica naturale dalla quale si gode una vista impareggiabile su gran parte delle più alte e famose vette delle Dolomiti (Marmolada, Sass de Putia, Sassolungo, Civetta, Pelmo, Lagazuoi e molte altre), delle Alpi Retiche e delle Alpi della Zillertal, si può accedere da tre versanti che corrispondono alle tre aree sciistiche del comprensorio, ossia Riscone di Brunico (Reischach), Valdaora (Olang) e San Vigilio di Marebbe (Enneberg o, in ladino, Plan de Mareo). Questa conformazione fa sì che le discese a valle verso le tre località siano particolarmente lunghe e variegate, in grado di accontentare sia il principiante, come nel caso si decida di scendere verso San Vigilio, sia lo sciatore più evoluto che raggiunga Valdaora, sia infine i più tecnici che troveranno grande soddisfazione percorrendo le ripide piste Hernegg e Sylvester per arrivare a Riscone.

Dall’inverno 2008-09, con l’apertura della nuova pista “Piculin” che dal Piz de Plaies scende a Piccolino (in ladino appunto Piculin), in Val Badia, il comprensorio è collegato con quest’ultima a mezzo bus con pianale ribassato, che in 20 minuti circa conducono a La Villa. Sempre nell’inverno 2008-09 è stato inaugurato lo “Snowpark Plan de Corones” per gli amanti dello sci acrobatico e il free riding. È stata realizzata nel 2011 una nuova pista sul versante nord lunga 6.450 metri dotata, come tutte quelle del comprensorio, di impianto di innevamento programmato e che collega il Plan de Corones direttamente alla ferrovia della Val Pusteria attraverso una stazione di interscambio fra treno e cabinovia che sorge in località Perca (Percha); la stazione a monte di tale cabinovia è integrata a quella a valle della già esistente telecabina “Gipfelbahn”, che si trova accanto al rifugio “Herzlalm”. L’intento che sta alla base di questa nuova realizzazione è quello di liberare, per quanto possibile, la valle dal traffico privato offrendo la possibilità di usufruire di un collegamento “sci ai piedi”, veloce ed economico, tra ferrovia e impianti di risalita. Nella stagione 2014-15, con il completamento della fermata “Versciaco-M. Elmo” è stato ultimato il collegamento Ski Pustertal Express, che permette il collegamento tra il Plan e le Dolomiti di Sesto in tre quarti d’ora con una frequenza di due treni ogni ora.

Dal 2000, ogni anno in dicembre, nelle piste Cianross ed Erta, viene organizzato lo slalom maschile in parallelo di Coppa Europa che viene trasmesso nel pomeriggio in diretta da Rai Sport 1. E invece, dal 2010 ogni anno si svolge presso la pista che scende verso Valdaora una competizione di Böckl, un particolare tipo di slittino.

La pista “Erta” dalla stagione 2017 ospita uno slalom gigante femminile valido per la Coppa del Mondo di sci alpino.

Il Plan de Corones ha 26 impianti di risalita, di cui 21 cabinovie ad agganciamento automatico, per una capacità massima di 71.200 persone ogni ora. Lunghezza complessiva degli impianti è di 47 km e raggiungono complessivamente 12.400 m di dislivello.

Il comprensorio sciistico si avvale di una quarantina di piste principali per una lunghezza complessiva di una settantina di chilometri, che però equivalgono, grazie alla loro ampiezza, a 116 km se si considera che una pista media misura in larghezza 40 metri. Infatti, la superficie di piste battute che il Plan offre normalmente è di 464 ettari, tutti provvisti di impianti per l’innevamento artificiale. Le piste illuminate sono in pratica due, situate la prima a Riscone e la seconda a S. Vigilio.

Plan de Corones. (16 ottobre 2020). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 7 gennaio 2021, 13:46 da it.wikipedia.org

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Passo dei Due Santi

Vista sugli impianti
Passo dei Due Santi – Vista sugli impianti
Passo dei Due Santi - Vista Campo Scuola
Vista Campo Scuola
Vista sul Piazzale
Vista sul Piazzale

Il passo dei Due Santi, precedentemente chiamato passo del Faggio Crociato, è un valico a 1392 m s.l.m. dell’Appennino parmense (facente parte dell’Appennino Settentrionale), che collega il territorio di Albareto a quello di Zeri, ossia la provincia di Parma a quella di Massa Carrara.

Il nome si fa risalire a due statue della Beata Vergine Maria e di Sant’Antonio di Padova erette nella zona. In prossimità del passo si trova la stazione sciistica di Zum Zeri-Passo dei Due Santi.

Passo dei Due Santi. (17 luglio 2020). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 5 gennaio 2021, 14:49 da it.wikipedia.org

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Rifugio Gino Biasi al Bicchiere

Ghiacciaio di Malavalle - Rifugio Gino Biasi al Bicchiere
Ghiacciaio di Malavalle – Rifugio Gino Biasi al Bicchiere

Le Alpi Breonie Occidentali (dette anche Catena Pan di Zucchero-Habicht – Südliche Stubaier Alpen in tedesco) sono un gruppo montuoso delle Alpi Orientali. Si trovano lungo il confine tra l’Italia (provincia autonoma di Bolzano) e l’Austria (Tirolo).

Costituiscono la parte occidentale delle Alpi Breonie.

La SOIUSA le vede come un supergruppo alpino con la seguente classificazione:

Grande parte = Alpi Orientali
Grande settore = Alpi Centro-orientali
Sezione = Alpi Retiche orientali
Sottosezione = Alpi dello Stubai
Supergruppo = Alpi Breonie Occidentali
Codice = II/A-16.II-A

Ruotando in senso orario i limiti geografici delle Alpi Breonie Occidentali sono i seguenti: Passo del Rombo, Ötztal, Sulztal, Mutterberger Joch, Stubaital, Wipptal, Passo del Brennero, Alta Valle Isarco, Val del Giovo, Passo di Monte Giovo, Val Passiria, Passo del Rombo.

Secondo la SOIUSA le Alpi Breonie Occidentali sono suddivise in due gruppi e cinque sottogruppi:
Il Gruppo di Ridanna occupa la parte sud-occidentale delle Alpi Breonie Occidentale e prende il nome dalla Val Ridanna che si incunea al suo interno. Il Gruppo Tribulaun-Habicht occupa la parte nord-orientale. I due gruppi sono separati dalla Forcella di Fleres.

Per facilitare l’escursionismo e la salita alle vette il gruppo montuoso è dotato di diversi rifugi:

Rifugio Gino Biasi al Bicchiere (Becherhütte) – 3.190 m
Rifugio Cima Libera (Muellerhütte) – 3.148 m
Rifugio Vedretta Pendente (Teplitzer Hütte) – 2.586 m
Rifugio Cremona alla Stua (Magdeburgher Hütte) – 2.423 m
Rifugio Calciati al Tribulaum – 2.368 m
Rifugio Monteneve (Schneeberghütte) – 2.355 m
Rifugio Vedretta Piana (Grohmannhütte) – 2.254 m

Alpi Breonie Occidentali. (21 settembre 2017). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 5 gennaio 2021, 11:55 da it.wikipedia.org

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