Prato Nevoso

Prato Nevoso
Prato Nevoso – Vista sulle piste

Prato Nevoso (o anche Pratonevoso) è una località sciistica, frazione del comune di Frabosa Sottana, in provincia di Cuneo, nei pressi di Mondovì, facente parte del Mondolè Ski. La sua offerta sciistica è rivolta maggiormente a una clientela di livello sciistico di media difficoltà per la relativa facilità delle sue piste, ma il richiamo turistico è notevole perché la stazione è situata in una zona molto soleggiata e calda. L’intraprendenza dei suoi gestori ed il continuo rinnovamento dei suoi impianti di risalita le hanno regalato l’appellativo di “Sestriere del Cuneese”.

La sua storia risale ai primi anni sessanta quando un gruppo di imprenditori liguri decise di creare una stazione invernale facilmente raggiungibile sia da Savona e Genova che da Torino. La scelta cadde su degli alpeggi situati nel comune di Frabosa Sottana ad una altitudine di oltre 1500 metri. I veloci lavori di edificazione ed i bassi costi iniziali degli appartamenti favorirono un rapido popolamento del nuovo comprensorio turistico e la presenza dell’autostrada A6 Savona-Torino (raddoppiata negli anni novanta) ha contribuito accelerando ulteriormente tale processo e consentendo a Prato Nevoso di diventare meta abituale soprattutto per nuclei familiari. Nello stesso arco di tempo il segno demografico di Frabosa Sottana, che da settant’anni stava perdendo progressivamente abitanti, ha invertito rotta tanto che il comune ha registrato da allora un nuovo incremento nella popolazione residente.

Purtroppo la veloce edificazione non ha seguito nessun principio di etica urbanistica, le cosiddette “Stalle Lunghe” sono un’opera a dir poco superflua. Altro esempio di edificazione recente, è il condominio “Orsa Minore” situato sul Colle del Prel (1620 m) e, per larga parte,disabitato. Da tempo ormai si seguono canoni di edificazione selvaggia di residence/condomini che deturpano il territorio.

Negli anni novanta la ripetuta scarsità di precipitazioni nevose aveva portato la stazione in uno stato di crisi dal quale si è risollevata grazie ad un’opera di ammodernamento degli impianti di risalita, non più sufficienti alla richiesta degli amanti dello sci, un aumento del numero dei cannoni impiegati per l’innevamento artificiale e per ultimi l’adozione dell’illuminazione di due piste per praticare lo sport dello sci anche in ore serali e la realizzazione di uno snowpark per gli amanti dello snowboard.

Nel rilancio della stazione, infine, non è da sottovalutare l’ottima realizzazione del collegamento con gli impianti di risalita della vicina stazione gemella di Artesina ed in seguito con quella di Frabosa Soprana che ha permesso la nascita e l’ampliamento del maxi comprensorio sciistico Mondolè Ski. La forte richiesta di case per le vacanze ha generato in anni più recenti una nuova iniziativa di grande respiro basata su un progetto per un migliaio di nuovi appartamenti teso a sviluppare particolarmente la parte del borgo nuovo.

A partire dall’anno 2000 la gestione della stazione sciistica passa agli imprenditori Gianluca Oliva e Andrea Biasotti che con importanti investimenti finanziari, la trasformano in una stazione viva e ricca di aventi, con particolar attenzione all’aspetto divertimento degli ospiti. Gli impianti di proprietà vengono continuamente rinnovati e modernizzati, questo ha fatto sì che Prato Nevoso e il Mondolè siano diventati, con i loro 130 km di piste, il comprensorio più grande della provincia di Cuneo.

Grazie alla realizzazione di un impianto di innevamento centralizzato viene garantita la presenza di neve sull’intero comprensorio di Prato Nevoso, dalla conca alle piste da discesa. Vengono realizzati nuovi edifici in una zona soleggiata e vicinissima agli impianti, il Borgo Stalle Lunghe che è diventato un bellissimo e moderno complesso residenziale integrato nel paesaggio. Qui sono presenti appartamenti di lusso, residence, un centro estetico, una SPA per il rilasso dopo una giornata passata sulle piste, una palestra e, inoltre, negozi e ristoranti.

L’operazione ha dato impulso ad una nuova vita, anche estiva, per Prato Nevoso. Gli amministratori della società hanno voluto puntare anche e soprattutto sulle famiglie facendo diventare Prato Nevoso la stazione dei bambini. Per questo motivo, in Conca, è stato realizzato il Prato Nevoso Village, il parco giochi sulla neve con gonfiabili, piste tubing ed animazione giornaliera.

Sono state organizzate anche attività rivolte ai giovani, anche sotto l’aspetto divertimento con l’organizzazione di grandi eventi totalmente gratuiti: Si inizia l’8 dicembre con l’Open Season, la festa di apertura della stagione invernale con la presenza di grandi artisti ogni anno diversi, per poi proseguire con il Capodanno in Conca e con lo Spring Splash, che nel 2018 è arrivato alla sua dodicesima edizione. Durante l’inverno sono organizzati i Winter Wheels, la gara di moto e quad sulla neve, con discese in bicicletta, a kermesse di freestyle, a gare di bob e molti altri.

La stagione 2009-2010, dopo 150 giornate di sci, con impianti aperti e piste perfettamente agibili, si è chiusa facendo registrare numeri molto elevati: 413.500 presenze per un totale di oltre 4.600.000 passaggi agli impianti di risalita. I mesi con più presenze sono stati Gennaio, con 115.000 presenze per circa un milione e 350.000 passaggi, e Febbraio, con 125.000 presenze per circa 1 milione e mezzo di passaggi. Il comprensorio sciistico del Mondolé si attesta tra i più grandi ed i più visitati nel panorama nord-ovest italiano, con una notevole presenza di stranieri provenienti per lo più dalla Francia, Inghilterra e Germania.

Oltre agli sport invernali, Prato Nevoso è stato arrivo di tappa del Giro d’Italia e del Tour de France:

Da alcuni anni la stazione si rivolge in modo particolare alle persone disabili che vogliano sciare, mettendo a disposizione tecnici e maestri specializzati nell’insegnamento dello sci e snowboard ai portatori di disabilitá, utilizzando attrezzature idonee e strutture adeguate.

Prato Nevoso. (4 marzo 2021). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 10 novembre 2021, 09:25 da it.wikipedia.org

Immagine | Viglietti Sport

Vernazza – Cinque Terre

Vernazza - Cinque Terre
Vernazza – Cinque Terre

Vernazza (IPA: [verˈnat:sa], Vernassa in ligure, Vernasa nella variante locale) è un comune italiano di 764 abitanti della provincia della Spezia in Liguria.

Giungendo da occidente, Vernazza è il secondo dei paesi che costituiscono le Cinque Terre, in una baia tra i comuni di Monterosso al Mare e Riomaggiore. Comprende anche il successivo borgo di Corniglia, una sua frazione.

Anche il suo territorio è caratterizzato dai tipici terrazzamenti per la coltivazione della vite, uno stile morfologico che, secondo una stima, è sviluppato per oltre 7.000 km di muretti a secco.

Il territorio fa parte del parco nazionale delle Cinque Terre e del sito UNESCO Porto Venere, Cinque Terre e Isole (Palmaria, Tino e Tinetto).

Tra i vari sentieri escursionistici che fungono da collegamento tra le località delle Cinque Terre, il sentiero boschivo (segnato con il numero 507 dal CAI) attraversa la frazione di Casella – nel comune di Riccò del Golfo di Spezia – e la Sella della Cigoletta e collega la costa con la media e bassa val di Vara.

Il borgo, cresciuto lungo il torrente Vernazzola (oggi coperto) che ne costituisce l’arteria centrale, presenta un tessuto urbano eccezionalmente integro, articolato in una serie di vicoli e ripide scalinate. Sopra l’abitato di Vernazza, a una quota di 325 metri sul livello del mare, si trova il santuario di Nostra Signora di Reggio.

L’origine del toponimo deriverebbe dall’aggettivo latino verna, traducibile come “indigeno” o “del luogo”.

Vernazza confina a nord con i comuni di Pignone, Beverino e Riccò del Golfo di Spezia, a sud è bagnato dal mar Ligure, ad ovest con Pignone e Monterosso al Mare e ad est con Riccò del Golfo di Spezia e Riomaggiore.

L’ente comunale è costituito dalle cinque frazioni di Corniglia, Drignana, Muro, Prevo e San Bernardino per un totale di 12,3 km².

Le principali risorse economiche del territorio vernazzolese sono rivolte alle attività agricole e del turismo. In ambito agricolo pregiata è la coltivazione dell’ulivo, degli alberi da frutto (in particolare limoni) e soprattutto della vite con una discreta produzione di vini locali e del territorio delle Cinque Terre.

È accertato il legame che unisce il borgo di Vernazza al vino vernaccia. Questo vino infatti era ben apprezzato già in età medievale ed è più volte citato dal Boccaccio anche in relazione al borgo di Corniglia. La produzione del vino era solamente o specificamente ligure pertanto l’etimologia stessa della parola è da Vernaccia, oggi Vernazza. Peraltro, poiché il borgo è menzionato nei documenti storici secoli prima del vino stesso, risulta meno credibile invece la contraria ipotesi che il borgo abbia preso il nome dal vino che esportava.

Il territorio di Vernazza è attraversato dalla strada provinciale 61, che a nord s’innesta con la provinciale 51; quest’ultima mette in collegamento stradale il borgo vernazzese con i comuni di Monterosso al Mare, ad ovest, e Riomaggiore ad est.

Vernazza è dotata di due stazioni ferroviarie: quella di Vernazza e quella di Corniglia sulla linea ferroviaria Genova-Pisa.

All’interno del territorio comunale è attivo un servizio di trasporto pubblico locale gestito dall’ATC che garantisce quotidiani collegamenti bus.

Vernazza fa parte dell’Unione dei comuni Cinque Terre-Riviera.

Vernazza. (2 ottobre 2021). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 8 novembre 2021, 11:30 da it.wikipedia.org

Immagine | Paesaggi Digitali

Forcola di Livigno – Passo Forcola

Passo Forcola - Forcola di Livigno
Passo Forcola – Forcola di Livigno

La Forcola di Livigno (2.315 m s.l.m.; la Fórcola in dialetto livignasco, pronunciato [la ‘foʁkola]; Fuorcla da Livign in romancio, Col de Livigno in francese) è un valico alpino situato nelle Alpi Retiche occidentali in prossimità del confine italo-svizzero, percorsa dalla strada che collega il comune italiano di Livigno (in zona extradoganale) e quello grigionese di Poschiavo.

Caratteristiche
Presso il passo stesso sorge la dogana italiana, in quanto il passo si trova sul confine. La dogana svizzera si trova invece più a valle, in prossimità della congiunzione con la strada cantonale che sale al passo del Bernina. Il versante italiano, che sale da Livigno, non presenta alcun tornante e i lunghissimi rettilinei vengono intervallati da brevi falsopiani. La strada non si affaccia direttamente su nessun monte di particolare rilievo. L’altro versante presenta un andamento più tortuoso ma consente, a tratti, di ammirare alcuni monti retici.

Il passo ha la particolarità di mettere in comunicazione una valle a sud delle Alpi ma che è di competenza politica elvetica (la Val Poschiavo, appartenente al bacino dell’Adda) con una valle situata a nord delle Alpi ma che è politicamente italiana (la Val di Livigno, appartenente al bacino dell’Inn). Il Passo del Predil condivide la stessa particolarità. Dal punto di vista orografico divide in due le Alpi di Livigno.

Forcola di Livigno. (2 febbraio 2021). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 8 novembre 2021, 09:10 da it.wikipedia.org

Immagine | Comune di Livigno