Calambrone – Vista sulla spiaggia

Calambrone - Vista sulla spiaggia
Calambrone – Vista sulla spiaggia

Calambrone è una frazione del comune italiano di Pisa, in Toscana.

La frazione confina a nord con Tirrenia e a sud con il comune di Livorno, sul Mar Ligure. Tuttavia il termine viene utilizzato anche per indicare le aree a nord del comune di Livorno, oggi a carattere strettamente portuale, dove si trova infatti la stazione ferroviaria di Livorno Calambrone.

Alcuni storici ritengono che il termine “Calambrone” derivi da una contrazione della denominazione più classica della zona: Cala Labronis,cioè cala di Labrone, riferita all’esistenza di un presunto tempio nelle colline vicine dedicato ad “Ercole Labrone”, altri invece ritengono che derivi da sostantivo con radici etrusche latinizzato in labrum cioè riva del mare.

L’area di Calambrone, in epoca medioevale, era grossomodo identificabile con la vasta insenatura di Porto Pisano, il grande scalo marittimo della Repubblica di Pisa. Col tramonto della Repubblica e il successivo interramento di Porto Pisano, Calambrone, con l’intero territorio compreso tra Pisa e Livorno, divenne una grande palude scarsamente popolata, dalla quale emergevano i resti delle antiche fortificazioni pisane (come la Torre del Magnale).

Fino ai primi anni del XX secolo la costa del Calambrone era suddivisa tra le amministrazioni comunali di Pisa, Livorno e Collesalvetti, ma successivamente, per favorire lo sviluppo del porto di Livorno, i confini del comune di Collesalvetti furono spostati nell’entroterra, verso l’abitato di Stagno e l’amministrazione livornese ottenne l’intera fascia compresa tra la foce del torrente Ugione e il Fosso Reale (attuale Scolmatore dell’Arno).

La fondazione di un vero e proprio nucleo urbano nella zona di Calambrone risale tuttavia agli anni trenta, quando, nel comune di Pisa, furono innalzate dal governo fascista numerose colonie estive parallelamente alla fondazione del nuovo abitato di Tirrenia; una linea ferroviaria, oggi scomparsa, collegava Calambrone e le altre località del litorale alle città di Pisa e Livorno. Fu così che il termine “Calambrone”, sino allora utilizzato per identificare il tratto di costa compreso tra le aree portuali livornesi e il litorale pisano, divenne ufficialmente il nome della nuova località.

Nella seconda metà del Novecento, con la lenta dismissione delle colonie, la zona, scarsamente popolata, andò incontro ad un complessivo degrado.

Nonostante la presenza del Parco naturale di Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli, dai primi anni del 2000 Calambrone ha conosciuto una fase di forte espansione; è in corso d’esecuzione un progetto, sostenuto dalle province di Pisa e Livorno, che prevede la costruzione di un ampio abitato che, dovrebbe servire una popolazione residente di circa 1.800 persone (oltre alle 1.200 che risiederanno nelle ex colonie una volta completati tutti i restauri), composto di palazzine, negozi e supermercati per il rilancio della zona.

Si prevede inoltre un deciso incremento delle strutture legate alla ricezione turistica pressoché assenti fino a poco tempo fa. Al 2010 si registra inoltre la proposta di realizzazione di un parco giochi ispirato ai maggiori parchi a temi italiani a poca distanza dall’oasi naturale WWF Bosco di Cornacchiaia; tuttavia, ad oggi, la proposta, da alcuni fortemente contestata, non risulta ancora approvata dalle autorità competenti. Oltre a ciò, l’urbanizzazione ha suscitato le proteste delle associazioni ambientaliste, che hanno denunciato l’abbattimento di ampie porzioni di pineta per far posto a parcheggi e nuove costruzioni e la cementificazione del litorale.

Calambrone è anche noto per la sua esposizione ai venti e al moto ondoso che lo rendono un punto di ritrovo per gli appassionati di windsurf; vi si trovano inoltre gli amanti del beach tennis.

È presente anche una ampia zona dedicata al kitesurf e alcuni spot per surf e body surf.

Calambrone. (2 luglio 2021). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 26 luglio 2021, 12:04 da it.wikipedia.org

Immagine | Vedetta.org

Costa Paradiso – Porto La Cruzitta

Costa Paradiso - Porto La Cruzitta
Costa Paradiso – Porto La Cruzitta

Costa Paradiso è una lottizzazione privata gestita autonomamente, con regole edificatorie che impongono costruzioni basse, nascoste dalla vegetazione, colori uniformi e rispetto delle rocce. La costa è rocciosa e spesso alta; c’è un’unica spiaggia, chiamata Li Cossi, raggiungibile a piedi attraverso un sentiero di circa 1 km.

Trinità d’Agultu e Vignola (La Trinitai e Vignóla in gallurese) è un comune italiano di 2 377 abitanti della provincia di Sassari in Sardegna.

Istituito nel 1958 come comune indipendente, l’abitato principale di Trinità d’Agultu sorge a 365 m di altitudine e domina un ampio territorio che comprende un vasta regione marittima e lo rende una rinomata località di villeggiatura, soprattutto nel periodo estivo. A nord-est e a ridosso della costa vi è la regione di Vignola, di Costa Paradiso e la frazione di Lu Colbu. Fanno parte del territorio anche la spiaggia di Li Feruli, il borgo dell’Isola Rossa, la Marinedda, Canneddi e Tinnari.

Nel territorio la più antica traccia del passaggio dell’uomo è costituita da un’industria litica, attribuibile al mesolitico, rinvenuta in un riparo sotto roccia presso Porto Leccio.

Del periodo romano alcuni reperti ritrovati nel mare di Isola Rossa fanno ritenere che tale sito doveva costituire un punto d’appoggio per i naviganti e commercianti.

Nel 1926 durante i lavori di scavo per la costruzione della strada Aggius-Trinità, in località Lu Tuvu, presso la borgata rurale di Badas fu rinvenuto un paiolo contenente monete romane dell’epoca repubblicana. Gli operai del cantiere si divisero il malloppo e solo qualche tempo dopo l’archeologo Antonio Taramelli, venutone a conoscenza, riuscì a recuperarne una ventina, tutte databili dal 200 al 2 a.C.

Nel Medioevo, il territorio era compreso nelle Curatorie di Monte Carello e Vinyolas, appartenenti al Giudicato di Gallura.

Al XVI secolo risale la costruzione della torre costiera di avvistamento dell’Isola Rossa, per opera degli spagnoli.

La nascita del centro abitato di Trinità d’Agultu, formatosi attorno all’antica chiesa campestre, risale alla seconda metà dell’Ottocento. Fu popolato da famiglie provenienti dai vicini centri della Gallura interna (principalmente Tempio Pausania) e costiera (Santa Teresa Gallura) nonché dell’Anglona e dei vicini stazzi aggesi e bortigiadesi. Da rilevare anche una buona presenza di genovesi e toscani all’epoca stabilitisi in zona per la lavorazione del carbone vegetale.

Notevoli, dal punto di vista paesaggistico, le rocce di Costa Paradiso, modellate dal vento e dal mare in milioni di anni, e le spiagge di Li Feruli, la Spiaggia Longa dell’Isola Rossa, La Marinedda, Canneddi, Tinnari, Li Cossi e Cala Sarraìna.

A partire dagli anni settanta è divenuto una ricercatissima meta balneare; famose le località turistiche di Cala Sarraina, Costa Paradiso, Isola Rossa, La Marinedda e Cala Rossa.

Trinità d’Agultu e Vignola. (28 novembre 2020). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 4 gennaio 2021, 14:57 da it.wikipedia.org

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Tirrenia – Bagno Maddalena

Tirrenia - Vista sulla spiaggia
Tirrenia – Bagno Maddalena

Tirrenia è una frazione del comune italiano di Pisa, in Toscana.

Ha una popolazione di circa 3 000 abitanti ed è posta a sudovest del capoluogo comunale. Località turistica balneare fondata negli anni trenta del XX secolo, prende il nome dal mare omonimo, pur affacciandosi, secondo le convenzioni dell’Istituto Idrografico della Marina, sul Mar Ligure.

Immersa nella pineta marittima del litorale pisano, Tirrenia è bagnata dal Mar Ligure. Questo tratto di mare è tuttavia tradizionalmente considerato appartenente al Mar Tirreno, dal quale poi deriva il nome stesso della cittadina. Tirrenia è situata al centro della costa toscana, immediatamente a sud della Versilia, ed è compresa nella parte più meridionale del Parco naturale di Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli. Si sviluppa prevalentemente lungo la costa, ed è delimitata da Marina di Pisa a nord, e Calambrone a sud. Il suo territorio racchiude uno degli ultimi ambienti dunali italiani, protetto da un’oasi del WWF.

Le spiagge sabbiose rappresentano la principale attrattiva del luogo, associate ad alcuni locali (pub e discoteche) abbastanza rinomati nella zona, ed attivi sia durante la stagione estiva sia in quella invernale.

La sua economia è prevalentemente basata sul turismo, sia nazionale che straniero. Anche la pesca è frutto di guadagni, ed è praticata soprattutto dagli abitanti del luogo. Tirrenia inoltre, come molte località balneari, ha un alto costo della vita ed una forte richiesta residenziale.

Nell’area più periferica sono presenti molti campi agricoli di ricerca dell’Università di Pisa.

Tirrenia è molto frequentata durante tutto l’anno dai giovani della zona, principalmente di Pisa e Livorno, con lo scopo di divertirsi nelle discoteche e nei pub presenti. Il viale principale, che costeggia la pineta e dà accesso agli stabilimenti balneari, offre numerosi alberghi, di cui alcuni di alto pregio. Dalla fine anni ottanta crebbe di importanza la discoteca Imperiale Club. La discoteca Club Imperiale nacque da un’idea dell’allora gestore Roberto Pannocchia, noto imprenditore Livornese che avviò per ben quattro stagioni quello che migliaia di generazioni di all’epoca ricordano come il “Mezzanotte-Mezzogiorno”. La discoteca annetteva anche lo stabilimento balneare sulla spiaggia; il locale divenne molto famoso in Toscana per la musica elettronica, e qui ha avuto inizio la carriera di Franchino, uno dei vocalist più famosi d’Italia. In estate gli stabilimenti balneari sono presi d’assalto da giovani e famiglie, facendo di Tirrenia un centro vitale sia di giorno che di notte; la costa, con la sua spiaggia sabbiosa, è lunga più di 5 chilometri e dotata di numerose attrezzature.

Tirrenia è attraversata dalla SP224, collega i centri del litorale pisano tra Calambrone e Marina di Pisa. Dista circa 15 km dal centro di Pisa e 10 km da quello di Livorno. Può essere raggiunta facilmente dall’uscita autostradale di Pisa Centro dell’Autostrada Azzurra (A12) oppure dalla Strada di grande comunicazione Firenze-Pisa-Livorno, o ancora dalla via Aurelia che scorre parallela alla SP224.

Le stazioni ferroviarie più vicine sono quelle di Pisa Centrale e Livorno Centrale.

Dal 1932 fino agli anni sessanta nel litorale era presente una ferrovia elettrica: la Pisa-Tirrenia-Livorno, popolarmente denominata Trammino o Trenino. Il tracciato toccava appunto Pisa, San Piero a Grado, Marina di Pisa, Tirrenia, Calambrone e Livorno, ed era frequentatissima soprattutto nel periodo estivo. La stazione di Tirrenia è tuttora presente nel centro del paese (ed attualmente occupata da un bar/gelateria), ma i binari, in parte rimossi, sono stati rimpiazzati da un parcheggio tra via delle Abetelle e via dei Pioppi, mentre in altri tratti restano nascosti dalla vegetazione.

Tirrenia è servita da frequenti corse di autolinee della compagnia CTT Nord, che la collegano a Pisa e a Livorno.

Lungo il viale principale è presente una pista ciclabile che si estende fino a Marina di Pisa a nord e fino al Calambrone a sud.

Tirrenia. (29 giugno 2020). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 7 luglio 2020, 08:03 da it.wikipedia.org

Immagine | Bagno Maddalena