Rifugio Locatelli – Tre Cime di Lavaredo

Rifugio Locatelli - Tre Cime di Lavaredo
Rifugio Locatelli – Tre Cime di Lavaredo

Il rifugio Locatelli (in tedesco Dreizinnenhütte) è un rifugio situato nel parco naturale Tre Cime in Alto Adige, a 2.450 m s.l.m.

Il proprietario dell’hotel Post di Sesto, Karl Stemberger, propose nel 1881 di costruire un rifugio per la sezione Alta Pusteria del Deutscher und Österreichischer Alpenverein, il club alpino austro-tedesco, presso la forcella di Toblin. Dopo un sopralluogo dell’intera sezione, tutti i partecipanti rimasero entusiasti del panorama unico che si gode sulle Tre Cime di Lavaredo, sul monte Paterno e sulle montagne circostanti, e decisero di costruire il rifugio sulla forcella.

Karl Stemberger assunse la direzione dei lavori, mentre il progetto fu realizzato dal presidente della sezione, l’ingegner Rienzner di Dobbiaco. I lavori iniziarono nella primavera del 1882. In due mesi si procurò il materiale e si eresse un semplice edificio ad un piano di 4×8 m di pietra tagliata con il tetto ad una falda. Il piccolo rifugio comprendeva al piano terra una sala attrezzata, una cucina in muratura, due tavoli, panche ed alcune sedie. Accanto ad essa vi era una porta che conduceva ad una seconda stanza che fungeva da giaciglio per i pastori. Sul lato est, vi era una scala esterna che portava al sottotetto, che conteneva fino a dieci giacigli.

Il piccolo rifugio doveva essere aperto per l’autunno, ma il tempo non fu sempre favorevole. Infatti proprio nel 1882, si ricorda in tutta l’Alta Pusteria un’alluvione nel mese di settembre. L’inaugurazione slittò quindi al 1883. Per la sua realizzazione si spesero 1.250 fiorini, di cui 900 provennero dalla cassa centrale ed il resto fu pagato invece dalla sezione.

Il rifugio fu però distrutto durante la prima guerra mondiale da una granata italiana.

Nel 1922 venne ricostruito un piccolo rifugio al posto del precedente, dalla sezione Alta Pusteria dell’Alpenverein Südtirol. Nel 1923 il rifugio venne espropriato a favore della sezione del CAI di Padova la quale provvide nel 1935 ad un importante restauro ed ampliamento.

Il nuovo rifugio non fu ristrutturato ma costruito ex-novo in una posizione leggermente diversa. Un semplice monumento costruito su uno spigolo del visibile ex-sedime ricorda la precedente struttura e il nome di Sepp Innerkofler.

Presso il rifugio si trovano una piccola cappella e due piccoli laghi: i laghi dei Piani (Bödenseen).

Antonio Locatelli nacque a Bergamo, il 17 aprile 1895, e morì nell’eccidio di Lechemti durante la guerra d’Etiopia il 27 giugno 1936. Fu un pluridecorato aviatore (unico militare italiano ad aver ottenuto tre medaglie d’oro al valor militare), giornalista, politico italiano, alpinista, accademico del CAI e, alla morte, presidente del CAI di Bergamo. Durante la prima guerra mondiale si distinse come pilota dell’aviazione militare e le sue audaci imprese lo resero celebre. Partecipò al famoso volo su Vienna con D’Annunzio. Abbattuto e fatto prigioniero il 15 settembre 1918, riuscì a fuggire travestito da soldato austriaco dopo poche settimane. All’interno del rifugio si trova una statua della Madonna di Loreto, patrona degli aviatori.

Il rifugio Locatelli è raggiungibile in poco tempo dal rifugio Auronzo, il quale è collegato a Misurina (frazione di Auronzo) da una strada carrozzabile a pedaggio. Il tempo di cammino minimo necessario per raggiungere dal rifugio Auronzo (parcheggio) il rifugio Locatelli è di circa 1 ora e 20 minuti. Più impegnativo è invece il collegamento con Sesto tramite la val Fiscalina. È raggiungibile anche dal lago di Landro in tre ore.

Rifugio Antonio Locatelli. (19 giugno 2020). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 10 settembre 2020, 21:45 da it.wikipedia.org

Immagine | Scenari Digitali

Lago Auronzo (Lago di Santa Caterina)

Lago Auronzo

Il lago di Auronzo anche conosciuto come lago di Santa Caterina è un lago artificiale che sorge nei pressi del comune di Auronzo di Cadore nelle Dolomiti della provincia di Belluno.

Dati Tecnici:

  • Superficie 0,49 km²
  • Superficie del bacino imbrifero 225 km²
  • Altitudine alla massima regolazione 826,21 m s.l.m.
  • Altitudine al massimo invaso 830 m s.l.m.
  • Quota massima del bacino imbrifero 3221 m s.l.m.
  • Profondità massima 49,1 m
  • Volume 6,25 milioni di metri cubi

Nel 1930 iniziarono i lavori della costruzione della diga per bloccare il corso del fiume Ansiei, creando un bacino lungo circa 2 chilometri, in grado di raccogliere 6250000 metri cubi d’acqua.

Il progetto e la direzione della costruzione della diga sono opera dell’Ing. Gino Visentini Scarzanella, con la collaborazione di Gaudenzio Fantoli.
La diga in sé è alta 55 metri, spessa 35 metri alla base e 5,5 alla sua sommità. I lavori finirono nel gennaio del 1932. Fu data in concessione alla “Società forze idrauliche dell’Alto Cadore”, alla SADE, al gruppo di Marco Barnabo e Valentino Vascellari, società che vennero infine nazionalizzate dall’ENEL nel 1962.

Il nome “Santa Caterina” deriva dal fatto che la diga termina dove si trova una piccola cappella del 1500 circa, dedicata alla santa. Sul lago si effettuavano le gare del Gran Premio Motonautico del Cadore, ancora oggi si svolgono invece i campionati di canoa-kayak.

Lago di Auronzo. (1 marzo 2020). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 23 marzo 2020, 10:21 da it.wikipedia.org

Auronzo di Cadore (Aurònzo o Aurònze in ladino) è un comune italiano di 3 222 abitanti della provincia di Belluno in Veneto. Il comune è noto per ospitare sul suo territorio, al confine con quello di Dobbiaco, le Tre Cime di Lavaredo.

Il comune di Auronzo si estende su un’area molto vasta, comprendente le località di Cima Gogna e Misurina con l’omonimo lago.

L’area è attraversata dal torrente Ansiei che, grazie allo sbarramento dell’antica diga, forma il lago artificiale di Santa Caterina o più conosciuto come il lago di Auronzo. Il bacino artificiale, con i suoi 3 km di lunghezza, bagna anche il centro abitato. Attraversato il lago, l’Ansiei continua il suo percorso fino alla località di Treponti presso Cima Gogna, dove si immette nel fiume Piave.

Auronzo di Cadore. (16 luglio 2020). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 20 luglio 2020, 12:33 da it.wikipedia.org

Immagine Lago Auronzo | Tre Cime Dolomiti

Rifugio Auronzo sulla Forcella Longères

Vista sui Cadini di Misurina
Vista sui Cadini di Misurina
Vista sulla Croda di Toni e sul paese di Auronzo di Cadore
Vista sulla Croda di Toni e sul paese di Auronzo di Cadore
Vista sul Gruppo del Cristallo e sul paese e sul lago di Misurina
Vista sul Gruppo del Cristallo e sul paese e sul lago di Misurina

Il rifugio Auronzo (in tedesco, Auronzohütte) è un rifugio situato nei pressi della forcella Longères, nel comune di Auronzo di Cadore, in provincia di Belluno, a 2.320 m s.l.m.
Dal rifugio si gode di un ampio panorama sulle Tre Cime di Lavaredo, la Croda dei Toni, il gruppo dei Cadini di Misurina, il monte Cristallo, il lago di Misurina e la Val d’Ansièi.
È spesso usato come punto d’appoggio per la via ferrata De Luca-Innerkofler sul monte Paterno, per il giro attorno alle Tre Cime di Lavaredo, e per l’Alta via n. 4.

Nell’800 gli austriaci avevano iniziato a costruire alcuni rifugi sul loro versante delle Tre Cime, e quindi fu deciso che bisognava operare allo stesso modo sul versante italiano. Nel 1912, con l’aiuto del comune di Auronzo, si iniziò la costruzione del Rifugio Longères, completato e inaugurato però solamente il 2 ottobre 1925 con il nome di Rifugio Principe Umberto. Con l’avvento della Repubblica, gli fu dato il nome Bruno Caldart (una giovane guida di Auronzo che morì cadendo dalla Cima Piccola di Lavaredo). Il rifugio subì un incendio nel 1955, e grazie all’allora presidente della locale sezione del CAI Silvio Monti, il rifugio fu nuovamente restaurato e ampliato, dandogli il suo attuale nome.

Rifugio Auronzo. (10 ottobre 2015). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 20 ottobre 2015, 12:23 da it.wikipedia.org

Immagini Rifugio Auronzo | Rifugi In Rete