Vigo di Fassa – Vista sul Sassolungo

Vigo di Fassa - Vista sul Sassolungo

Vigo di Fassa (Vich in ladino) è una frazione di 1 252 abitanti di San Giovanni di Fassa nella provincia di Trento, situato in Val di Fassa.

Vigo di Fassa è un centro sciistico del comprensorio della Val di Fassa / Dolomiti Superski. Il paesino, ricco di infrastrutture alberghiere, è un importante centro di escursioni estive nel massiccio del Catinaccio. Fa parte de I borghi più belli d’Italia.

Il paese è situato sul versante destro dell’Avisio, in posizione sopraelevata rispetto alla statale 48 delle Dolomiti; il centro del paese è attraversato dalla statale 241 della Val d’Ega, che attraverso il passo di Costalunga porta a Bolzano. Le due strade si congiungono presso la frazione San Giovanni.

Il comune di Vigo di Fassa ha fatto registrare nel censimento del 1991 una popolazione pari a 936 abitanti. Nel censimento del 2001 ha fatto registrare una popolazione pari a 1 073 abitanti, mostrando quindi nel decennio 1991-2001 una variazione percentuale di abitanti pari al 14,64%. Gli abitanti sono distribuiti in 372 nuclei familiari, con una media per nucleo familiare di 2,88 componenti.

Una moderna funivia, direttamente dal centro del paese, raggiunge in pochi minuti la conca di Ciampedie, a 2000 m s.l.m., punto panoramico sulla Val di Fassa, sul Catinaccio, le Torri del Vajolet e il Larsech. Ciampedie è la base di partenza per escursioni estive nel gruppo del Catinaccio, mentre in inverno è al centro della Ski Area Catinaccio.

Le prime notizie storiche di Vigo di Fassa, come di quasi tutti gli altri centri della Val di Fassa risalgono al Medioevo, anche se le prime tracce umane nella zona risalgono al Paleolitico quando cacciatori nomadi risalirono il torrente Avisio.

Il paese avviò dal Basso Medioevo una crescita ininterrotta, finendo per inglobare il vicino paese di San Giovanni (in ladino Sèn Jan). Di quell’epoca resta ancora, accanto alla canonica della pieve paesana, un fienile monumentale, nel recente passato sede del Museo Ladino di Fassa.

Il paese continuò a prosperare grazie all’agricoltura e all’allevamento fino al 1860, quando la costruzione della statale delle Dolomiti portò i primi turisti, soprattutto dall’Austria. Da quel momento agli antichi edifici del centro storico si affiancarono alberghi e residence, mentre le attività del settore primario lasciarono spazio al turismo. Coincide con quest’epoca la costruzione di nuovi rifugi alla base del gruppo montuoso del Catinaccio, dedicati agli alpinisti e agli appassionati di escursioni (tra i primi, alla fine dell’Ottocento, il rifugio Vajolet).

Durante la Prima guerra mondiale, che vide il conflitto tra Italia e Austria, il paese si trovò nel mezzo della prima linea del fronte, assistendo ad alcuni degli scontri più sanguinosi di tutta la guerra. Nel primo dopoguerra Vigo di Fassa, insieme a tutti i paesi della valle, passò all’Italia. Nel 1921 il paese subì un devastante incendio.

Nel secondo dopoguerra l’affermazione del turismo crebbe ancor più. Vennero costruiti i primi impianti di risalita e si svilupparono in maniera massiccia le attività ricettive.

Nel referendum del 20 novembre 2016 la popolazione di Vigo di Fassa ha approvato la fusione del comune con Pozza di Fassa creando così il costituendo comune Sèn Jan di Fassa.

Vigo di Fassa. (22 marzo 2020). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 25 giugno 2020, 07:17 da it.wikipedia.org

Immagine | Al Piccolo Hotel

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