Passo del Bernina

Passo del Bernina
Passo del Bernina

Il passo del Bernina (in lombardo pass del Bernina, in romancio Pass dal Bernina, in tedesco Berninapass, in francese col de la Bernina) è un valico alpino in territorio svizzero (2.330 m s.l.m.) che mette in comunicazione la val Poschiavo con l’Engadina, separando dal punto di vista orografico le Alpi di Livigno (a nord-est) dalle Alpi del Bernina (a sud-ovest), entrambe sottosezioni delle Alpi Retiche occidentali.

La salita lunga 17,9 km con pendenza media del 7.3% inizia poco dopo il paese di Poschiavo (33,4 km e pendenza media del 5,7% se invece consideriamo l’inizio nell’abitato di Tirano, prima del confine italo-svizzero) ed è caratterizzata da costante pendenza con carreggiata media larga e due corsie di marcia.

Una volta giunti al passo si può osservare sulla destra orografica il Piz Cambrena che nasconde la visuale del Bernina e nelle vicinanze si trova anche il lago Bianco con le sue due dighe: diga del lago Bianco Nord, diga del lago Bianco Sud: è possibile raggiungere tale passo anche grazie al famoso treno rosso che risalendo il pendio da Tirano e permette di raggiungere l’esclusiva St. Moritz.

Passo del Bernina. (10 luglio 2022). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 1 dicembre 2023, 10:20 da it.wikipedia.org

Foto | Webcam in Valtellina

Passo del Forno

Passo del Forno
Passo del Forno

Il passo del Forno (romancio Pass dal Fuorn o Süsom Give, tedesco Ofenpass, in francese Col de l’Ofen) è un passo alpino che collega le valli grigionesi dell’Engadina e la val Monastero e quindi anche la val Venosta (Alto Adige) e la Valtellina (Lombardia). Dal punto di vista orografico il passo si trova nelle Alpi della Val Müstair (sottosezione delle Alpi Retiche occidentali).

Descrizione
Nel 1871 venne aperta la strada (attuale strada principale 28), nel 1922 incominciò il servizio per tre mesi l’anno di un trasporto tra Zernez e Santa Maria Val Müstair che nel 1927 venne esteso a sei mesi e dal 1934 a tutto l’anno. Si progettò di costruire nel 1909 una ferrovia a scartamento ridotto tra Zernez e Malles Venosta che passasse dal passo del Forno ma il progettò non andò in porto a causa della prima guerra mondiale e di difficoltà finanziarie.

Curiosità
Nel passo è stato fotografato l’orso bruno (Ursus arctos) nel luglio 2005 che non era stato visto in Svizzera dal 1923.

Passo del Forno. (22 agosto 2021). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 8 ottobre 2021, 13:21 da it.wikipedia.org

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Rifugio Gianni Casati – Passo Cevedale

Rifugio Gianni Casati - Passo Cevedale
Rifugio Gianni Casati – Passo Cevedale

Il rifugio Gianni Casati è un rifugio alpino situato nel comune di Valfurva (SO), in Valtellina nel gruppo Ortles-Cevedale, a 3.269 m s.l.m.[1].

Si trova al passo del Cevedale, al confine tra Lombardia e Trentino-Alto Adige. La struttura è servita da una teleferica per il trasporto di materiali. È intitolato a Gianni Casati, socio del CAI, sezione di Milano e morto in guerra a Gorizia il 12 agosto 1916. È un punto di partenza per ascensioni alpinistiche al monte Cevedale (3.769 m) e Gran Zebrù (3.851 m).

Le vie d’accesso al rifugio sono tre.

Da Santa Caterina di Valfurva (1.738 m slm) è raggiungibile attraversando dapprima la valle dei Forni, poi la valle Cedèc e giungendo sino al rifugio Pizzini Frattola collocato a quota 2.700 m. Da quest’ultimo rifugio si risale sino ai piedi del ghiacciaio a quota 3269 m ove è sito il rifugio Casati.

Da Solda il rifugio è raggiungibile con la funivia al rifugio Città di Milano, e proseguendo a piedi per un tragitto di due ore su ghiacciaio.

Infine, è possibile raggiungere il rifugio dalla val Martello con una camminata di circa quattro ore.

Ascensioni
Gran Zebrù (3.859 m)
Monte Cevedale (3.779 m), 2 ore e 30 min
Cima Solda (Suldenspitze, 3.376 m), 30 min
Cima Tre Cannoni (3310 m), 30 min

Rifugio Gianni Casati. (16 luglio 2020). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 27 luglio 2021, 14:54 da it.wikipedia.org

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