Montespluga in Valle Spluga

Montespluga
Montespluga

Montespluga (Montespluga in dialetto chiavennasco, AFI della pronuncia locale: [ˌmɔ̃ːteʃˈplyːga]) è un villaggio alpino, frazione del comune di Madesimo, situato presso l’origine della valle Spluga.

È situato a 1908 metri, lungo la strada che sale da Chiavenna verso il Passo dello Spluga, dal quale dista solo 3 km. Dal momento dell’apertura della galleria del San Bernardino, a ovest, il passo non è più tenuto aperto d’inverno, ed il villaggio, costituito da tre strade principali (Via Dogana, Via Ferrè e Via Val Loga), può ritrovarsi tagliato fuori sia dall’Italia che dalla Svizzera.

Ha conservato la propria originale fisionomia con le poche case attorno alla strada e all’antico edificio della dogana detto La Casa, occupa la piana alla confluenza della Valle Spluga con la Val Loga, ricca di acque e di pascoli, al cospetto delle vette di confine della zona e, dagli anni ’30 del Ventesimo secolo, riva settentrionale dell’omonimo bacino artificiale.

È punto di partenza per numerose mete escursionistiche, alpinistiche e scialpinistiche sui monti d’intorno, e posto di transito lungo il tracciato transfrontaliero della Via Spluga.

Negli anni ’80 e ’90 conobbe un tentativo di sviluppo turistico invernale con la costruzione di due impianti di risalita, che ben presto fallì anche per la prossimità di un centro già celebre e sviluppato come Madesimo, tuttavia così recuperando la propria originale peculiarità alpina. Nella stagione estiva, Montespluga è meta di alpigiani che, dalla bassa valle, vi portano il bestiame (bovini soprattutto). Questa attività è controllata dal Consorzio Alpe Montespluga, che organizza anche feste tradizionali, come la festa del pastore, che si tiene solitamente nella prima domenica di agosto.

Montespluga. (5 gennaio 2019). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 20 luglio 2020, 12:38 da it.wikipedia.org

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Fraciscio – Valchiavenna

Fraciscio - Valchiavenna

La Valchiavenna è una regione geografica alpina attraversata dai fiumi Liro e Mera, nella regione Lombardia, a nord del Lago di Como, che compone, insieme alla Valtellina e ai territori della Val di Lei e di Livigno, la provincia di Sondrio.

La forma della Valchiavenna si può paragonare a una “Y”, divisibile in tre zone:

  1. la prima è la zona principale (Bassa Valchiavenna) che si incontra imboccando la valle da sud e che va dal trivio di Fuentes, sopra Colico, a Chiavenna, comprendendo il Piano di Chiavenna e monti e valli adiacenti. Questa è, correttamente parlando, la Valchiavenna vera e propria;
  2. la seconda è la sua continuazione occidentale, la Valle Spluga (o Val San Giacomo), che parte da Chiavenna e termina al Passo dello Spluga;
  3. la terza è la sua continuazione orientale, la Val Bregaglia (conosciuta anche come Valle della Mera), che da Chiavenna porta al confine Italia-Svizzera e poi si conclude al Passo del Maloja. La Val Bregaglia non può comunque essere ritenuta parte della Valchiavenna,[senza fonte] anche se i suoi due comuni italiani (Piuro e Villa di Chiavenna) fanno parte della Comunità Montana della Valchiavenna.

La Valchiavenna si trova incastonata nelle Alpi, circa al centro della catena montuosa, tra le Alpi Lepontine e le Alpi Retiche occidentali. Divide così le Alpi Occidentali dalle Alpi Orientali. Ha un andamento verticale, diversamente dalla direzione del crinale alpino. La sua conformazione è dovuta all’azione dei ghiacciai alpini dell’età antica.

L’altitudine della valle è varia: il Piano di Chiavenna è a circa 200 m s.l.m., Chiavenna è a 330 m s.l.m., la Valle della Mera staziona sui 400 m s.l.m., la Valle Spluga varia molto, e termina con gli oltre 2000 m s.l.m. del Passo dello Spluga.

La Valchiavenna confina con il Canton Grigioni (in Svizzera) a nord, nord-est e ovest, con la Valtellina a sud-est e con le province di Como e Lecco a sud.

La Valchiavenna è parallela alla Val Mesolcina, valle di lingua italiana ma appartenente al Canton Grigioni. Nel comune di Piuro è compresa la Valle di Lei, appartenente al bacino idrografico del Reno. Questa, pur appartenendo politicamente ad un comune della Valchiavenna, geograficamente non ne fa parte.

I ghiacciai della Val San Giacomo e della Val Bregaglia si univano nel luogo dove attualmente sorge Chiavenna, formando un’unica grande massa che arrivava fino alla Valtellina. L’azione dei ghiacciai ha forgiato i versanti vallivi dando valli “a U” e costruito fenomeni come le “Marmitte dei giganti”, visibili nell’omonimo parco tra Chiavenna, Piuro e Prata Camportaccio e all’imboccatura della Val San Giacomo presso Mese. Il fondovalle è stato soggetto all’azione dei fiumi Mera e Liro. In particolare all’azione di quest’ultimo ha creato la “gola del Cardinello”, solco scavato nella roccia tra Isola e Stuetta, nell’alta valle. Questo passo, che parte dalla frazione Stuetta si snoda lungo un sentiero di roccia fino alla diga di Montespluga, e fu utilizzato parecchio dagli eserciti del passato tra cui le legioni romane (che crearono l’attuale sentiero) e l’esercito di Napoleone durante la campagna d’Italia, il quale perse parecchi uomini e cannoni per via delle frane nella zona. Il Piano di Chiavenna invece fu spianato dalla Mera, che ha lasciato nel piano molto materiale alluvionale.
Inoltre sono presenti vari circhi glaciali, tra cui l’anfiteatro del torrente Schiesone, presso Prata Camportaccio.

La Valchiavenna, come tutte le valli alpine, possiede sul suo territorio vari monti più o meno alti. In Val San Giacomo il più importante è il Pizzo Stella (3163 m), il più alto è il Pizzo Tambò (3279 m), poi il Pizzo Ferré (3103 m), il Pizzo Suretta (3027 m, insieme al Tambò circonda il Passo dello Spluga), il Pizzo Quadro (3015 m). Nella Valle della Mera il più importante è il Pizzo Galleggione (3107 m), nella bassa Valchiavenna ci sono il Pizzo Ligoncio (3032 m), il Pizzo di Prata (2727 m, domina con la sua mole la Val Schiesone, sopra Prata). Si può considerare appartenente alla valle il Pizzo Badile (3308 m).

Il valico più importante è senza dubbio il Passo dello Spluga, che diede nei secoli scorsi molta importanza alla valle come terra di grossi traffici e passaggi. Dal confine svizzero bregagliotto si può arrivare ai passi del Maloja e del Settimo. Vi sono poi il Passo del Baldiscio, in Valle Spluga e il Passo della Forcola, a conclusione della Valle della Forcola, situata sopra Gordona. Tutti e due i valichi portano alla Svizzera.

Tra le caratteristiche particolari della Valchiavenna vi sono la presenza di una grande palude presso il Lago di Mezzola, formata dalla Mera, chiamata Pian di Spagna. Ora è un posto adatto al bird-watching: vi si possono osservare infatti vari uccelli acquatici. Altra caratteristica, già citata prima, è la presenza di numerose valli laterali.

Valchiavenna. (7 febbraio 2020). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 26 marzo 2020, 13:16 da it.wikipedia.org

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