Predazzo – Vista sul paese e sul Monte Feudo

Predazzo - Vista sul paese e sul Monte Feudo

Predazzo (Pardàc in dialetto predazzano e in ladino, Pardàcio in dialetto fiammazzo, Pardatsch in tedesco) è un comune italiano di 4 513 abitanti della provincia autonoma di Trento. È uno dei due centri principali della val di Fiemme (l’altro è Cavalese) ed è inoltre il comune più popoloso ed esteso delle valli dell’Avisio; con una conformazione geografica particolarmente favorevole, in quanto al centro tra le Valli di Fiemme e Fassa, e alla fine della Val Travignolo, che collega verso il Primiero e la Valle del Biois.

Situato alla confluenza del torrente Travignolo (Travignòl) che scende dal gruppo dolomitico delle Pale di San Martino col torrente Avisio (La Vés), proveniente dal passo Fedaia (sotto la cima della Marmolada) e quindi la Val di Fassa, è il comune più a monte della Val di Fiemme.

Il suo territorio è notevolmente esteso: con 109,97 km quadrati risulta il decimo comune per superficie della provincia di Trento. Il suo centro abitato è pianeggiante, salvo alcune frazioni e la zona di Pòz sulle pendici del monte Mulàt. L’altitudine del comune varia da un minimo di circa 1.000 m s.l.m. ad un massimo di oltre 2.800 m s.l.m. delle vette dolomitiche del Latemar.

Secondo le rilevazioni della stazione meteorologica di Predazzo la temperatura media massima nei mesi invernali è poco superiore agli 0 °C, mentre la temperatura media giornaliere del mese più caldo è quasi +15 °C. Le precipitazioni sono abbondanti e la piovosità media annuale si attesta a quasi 800 mm. Le temperature minima e massima assolute arrivano anche a -21 °C e +38 °C.

Nella cittadina, in via Fiamme Gialle, ha sede la Scuola alpina della Guardia di Finanza fondata nel 1920. La scuola alpina militare è la più antica del mondo e vi sono addestrati, oltre che gli allevi finanzieri, anche i militari delle Fiamme Gialle specializzati nel soccorso alpino. Nella stessa scuola c’è la sede del gruppo sciatori Fiamme Gialle. All’interno del complesso della caserma, la cui costruzione fu iniziata nel 1916 da parte dell’esercito austro-ungarico, è possibile visitare anche il Museo Storico della Scuola Alpina, che si va arricchendo di cimeli e donazioni da parte di civili ed ex-Fiamme Gialle: in esso sono custoditi moltissimi cimeli bellici ma anche sportivi, a testimoniare la militanza di numerosi campioni (tra gli altri Gustav Thöni, campione del Mondo e successivamente maestro di Alberto Tomba, ma anche Cristian Zorzi, campione olimpico a Torino nella 4×10 km, Polig e Kristian Ghedina) nel Gruppo Sciatori Fiamme Gialle.

Predazzo è il principale centro economico, commerciale e artigianale della Val di Fiemme. La sua economia presenta un grado di eterogeneità raro se non assente negli abitati limitrofi, che risultano principalmente votati al turismo. La cittadina di Predazzo si è sviluppata nel XX secolo anche grazie alla presenza delle Fiamme Gialle, che nel 1920 inaugurarono il primo corso Finanzieri con ben 500 allievi.

Assai sviluppate le attività turistiche estive (Parco naturale Paneveggio – Pale di San Martino), ma anche invernali (comprensori sciistici dello Ski Center Latemar, della Ski area Alpe Lusia, in prossimità di Bellamonte e della Ski Area Passo Rolle), e quelle industriali, del legno ed alimentare (pasta Felicetti), con aziende che esportano i loro prodotti principalmente nell’Europa del nord e centrale.

Nel settore dell’artigianato è ancora diffusa l’antica lavorazione del legno finalizzata alla realizzazione di mobili ed arredamenti, impreziositi da decorazioni artistiche raffiguranti temi tipici locali, oltre alla produzione di sculture e all’attività di intagli.

Nel comune di Predazzo sono presenti due centri sciistici per la pratica degli sport invernali da discesa: la stazione di Bellamonte consente di raggiungere l’Alpe Lusia, collegata con Moena, mentre gli impianti dello Ski Center Latemar presso i Trampolini Giuseppe Dal Ben (in località Stalìmen) consentono di raggiungere il passo Feudo da cui si accede alle piste dell’Alpe di Pampeago e San Floriano/Obereggen.

Sempre presso il Trampolino Dal Ben, è presente la sede del comitato organizzatore della Marcialonga, famosa competizione di granfondo che si svolge l’ultima domenica di gennaio lungo un percorso di 70 km che attraversa le valli di Fassa e Fiemme.

In località Stalìmen, a nord del paese, è presente il trampolino per il salto con gli sci utilizzabile sia nel periodo invernale che in quello estivo. L’impianto ha ospitato tre edizioni dei Campionati mondiali di sci nordico nel 1991 nel 2003 e nel 2013, inoltre vi si è svolta l’Universiade invernale 2013.

La struttura è costituita da due trampolini principali H134 e H106, oltre a tre trampolini scuola: il primo è un HS 35 punto K 33 chiamato Stalimen scuola, il secondo è un HS 20 con punto K 19 chiamato Fiamme Gialle e il terzo è un HS 16 con punto K 15 chiamato baby.

Predazzo. (31 maggio 2020). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 12 giugno 2020, 07:57 da it.wikipedia.org

Immagine | PREDAMETEO.IT

Monte Cermis (Alpe del Cermis)

Monte Cermis (Alpe del Cermis)
Monte Cermis (Alpe del Cermis)

Il monte Cermis è una montagna delle Alpi alta 2.250 m, appartenente alla catena dei Lagorai, nel comune di Cavalese, in Val di Fiemme (Trentino) e fa parte del consorzio Val di Fiemme-Obereggen che a sua volta fa parte del vasto comprensorio sciistico Dolomiti Superski.

L’attuale stazione sciistica detta Alpe Cermis si avvale di 3 moderne telecabine ad ammorsamento automatico, 3 moderne seggiovie pure ad ammorsamento automatico, ed un campo scuola. Lo sviluppo delle piste è di circa 25 km, interamente coperto da un potentissimo impianto per l’innevamento programmato.

Il fiore all’occhiello del comprensorio è l’insieme delle piste Olimpia 1, 2 e 3 che, partendo dalla vetta, portano fino in fondovalle a quota 850 m s.l.m.. La lunghezza complessiva di questi tracciati sequenziali è di circa 7,5 km, per un dislivello ininterrotto di circa 1400 metri, attualmente il maggiore in Trentino per una pista da sci.

Fino al 1998 l’Alpe Cermis era collegata al paese di Cavalese mediante una classica funivia bifune divisa in due tronchi distinti. Il primo di questi – che partiva dall’immediata periferia dell’abitato da un promontorio a picco sulla valle del torrente Avisio e, attraversandola interamente, raggiungeva la mezza costa – è tristemente famoso per due dei più gravi incidenti che abbiano coinvolto un impianto a fune.

Dopo il secondo disastro entrambi gli impianti furono sostituiti da altrettante moderne cabinovie monofune ad ammorsamento automatico a 8 posti. La stazione a valle di quella inferiore si trova ora nel fondovalle, quella a monte a quota 1280 m in località Doss dei Làresi da dove parte il secondo impianto. Un tronco dei nuovi impianti ancora collega il paese di Cavalese alla “sua” montagna.

Il 9 marzo 1976, 42 persone, di cui ben 15 bambini, persero la vita in una delle due cabine della funivia inferiore. A seguito dell’accavallamento delle funi e di una successiva manovra non autorizzata, la portante si spezzò fra la stazione a valle e il primo pilone di sostegno causando la caduta della vettura da un’altezza considerevole sopra la frazione di Maso Teta. Unica sopravvissuta fu una ragazza di 14 anni, Alessandra Piovesana, scomparsa per cause naturali nel 2009[1].

Il 3 febbraio 1998, un velivolo EA-6B del VMAQ-2 del Corpo dei Marines degli USA – impegnato nella missione “EASY 01” -, passando a bassa quota lungo la valle colpì con la coda le funi lato est tranciandole, facendo quindi precipitare – quasi nello stesso punto di 22 anni prima – la cabina con a bordo 19 passeggeri ed il manovratore.

Il 4 gennaio 2013, una motoslitta con rimorchio si è ribaltata ad alta velocità lungo la pista ‘nera’ «Olimpia 2», chiusa al transito in quelle ore notturne, sbalzando fuori gli otto passeggeri. Le sei vittime – quattro uomini e due donne, di nazionalità russa – e i due feriti gravissimi sono precipitati in un dirupo profondo 100 metri, oltre la rete di recinzione.

Alpe Cermis. (15 settembre 2019). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 10 aprile 2020, 07:38 da it.wikipedia.org

Immagine Monte Cermis | Visit Trentino