Rifugio Capanna 2000 – Alpe Arera

Rifugio Capanna 2000 - Alpe Arera
Alpe Arera
Pizzo Arera
Pizzo Arera

Il rifugio Capanna 2000 è un rifugio situato nel comune di Oltre il Colle (BG), in Val Brembana, nelle Prealpi Orobiche, a 1960 m. Posto sulle pendici del Pizzo Arera, offre un colpo d’occhio su gran parte delle Prealpi Orobie, nonché sull’alta val Seriana e sulla val Serina.

Il rifugio Capanna 2000 è di proprietà del comune di Oltre il Colle ed è aperto in modo continuato da metà giugno a metà settembre. Da maggio a giugno e da ottobre a novembre, il rifugio è aperto solo nei giorni prefestivi e festivi. Il resto dell’anno rimane chiuso, per la disponibilità telefonare direttamente al rifugio (0345.95096), che può contare su 30 posti letto e 70 posti a sedere.

Il rifugio è raggiungibile dalla località Plassa Arera (comune di Oltre il Colle), segnavia n. 221 percorribile in 1,45 h.

Può essere raggiunto da Valcanale, in Val Seriana, tramite il rifugio Alpe Corte segnavia 220 fino al lago Branchino, poi seguendo la traccia CAI 222, per un totale di circa 3 ore.

Infine vi si può accedere da Roncobello mediante il sentiero nr.219 fino al lago Branchino, poi tramite il numero 222.

Rifugio Capanna 2000. (21 aprile 2020). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 24 aprile 2020, 08:21 da it.wikipedia.org

Immagine | oltreilcolle.com

Val Brembana – Vista dal paese di Branzi

Val Brembana - Vista dal paese di Branzi
Val Brembana – Vista dal paese di Branzi

Branzi [ˈbranʣi] (Bràns [ˈbɾans] in dialetto bergamasco) è un comune italiano di 677 abitanti della provincia di Bergamo in Lombardia. Situato in Alta Val Brembana, alla confluenza del torrente Borleggia nel Brembo, dista circa 48 chilometri a nord dal capoluogo orobico. Il comune fa parte della Comunità montana della Valle Brembana.

A Branzi è attiva una stazione meteo gestita in collaborazione con il Centro Meteorologico Lombardo.

I primi abitanti della zona pare siano stati i Romani, i quali cominciarono a sfruttare le miniere di rame presenti sul territorio, così come nei paesi limitrofi (in particolar modo Isola di Fondra).

Come per molti altri borghi vicini, si pensa tuttavia i primi insediamenti stabili in questa zona siano riconducibili all’epoca delle invasioni barbariche, quando le popolazioni soggette alle scorrerie si rifugiarono in luoghi remoti, al riparo dall’impeto delle orde conquistatrici.

Il toponimo sembra derivare dalla voce dialettale Branz, ovvero dente della forca, attrezzo utilizzato per raccogliere il fieno.

Scarse sono le notizie fino all’epoca medievale, quando il borgo venne posto nel feudo facente capo alla famiglia ghibellina dei Visconti, che diedero il permesso, ad ogni persona appartenente alla loro fazione, di uccidere un guelfo. Nonostante questo non ci sono giunti documenti che attestano di lotte avvenute sul suolo comunale.

Nel Medio Evo Branzi formava, con Carona e Fondra, il comune di Valfondra Inferiore dalla cui divisione nel 1595, nacquero i comuni di Branzi, Carona e Fondra.

Nel corso del XVI secolo il paese, dopo essere entrato a far parte della Repubblica di Venezia, fu inserito nel distretto amministrativo della Valle Brembana Oltre la Goggia, che comprendeva tutti i comuni dell’alta valle, con capoluogo posto a Valnegra e godeva di sgravi fiscali e numerosi privilegi.

In questo periodo si sviluppò ulteriormente l’attività estrattiva, che affiancò al rame anche il ferro, e la produzione delle piodere, ovvero le pietre di ardesia utilizzate nella costruzione dei tetti.

Con l’arrivo della dominazione austriaca, il territorio fu soggetto a forti dazi e tasse, che affossarono le esportazioni e fecero cadere in una crisi irreversibile l’economia valligiana.

Dall’unità d’Italia non si verificarono episodi di rilievo, con la gente dedita a vivere dignitosamente con ciò che la natura offriva.

Soltanto negli ultimi decenni ha cominciato a prendere sempre più piede l’industria del turismo, che sta risollevando il borgo dopo un periodo di lento ed inesorabile spopolamento.

Il territorio comunale, situato in un contesto naturalistico d’alto profilo, permette un’innumerevole quantità di escursioni adatte ad ogni esigenza. Tra queste si distinguono quella al Rifugio Laghi Gemelli, nonché ai ben undici laghi alpini disseminati tra i monti circostanti. Durante il periodo invernale è possibile svolgere attività come lo sci di fondo e lo sci d’alpinismo.

Un’altra peculiarità del paese è la gastronomia. Molto noto infatti è l’omonimo formaggio che viene qui prodotto con latte d’alpeggio, con il quale viene cucinata anche la polenta taragna che, grazie alle ricette locali, assume un particolare sapore.

Degne di nota sono le due costruzioni religiose presenti sul territorio comunale: la chiesa parrocchiale di San Bartolomeo apostolo ed il Santuario della Madonna della Neve. La prima risale al 1737 e conserva opere di rilievo, tra cui spicca una pala di C. Pozzo. La seconda, sita in località Gardata, venne edificata nel XVIII secolo.

Branzi. (12 agosto 2021). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 27 agosto 2021, 13:07 da it.wikipedia.org

Immagine | Comune Branzi

Alta Val Brembana – Vista del paese Piazzatorre

Alta Val Brembana - Vista del paese Piazzatorre

Piazzatorre (Piassatór in dialetto bergamasco) è un comune italiano di 444 abitanti della provincia di Bergamo, in Lombardia. Situato in Alta Valle Brembana, dista circa 48 km a nord dal capoluogo Orobico. Ha una superficie territoriale con un’altimetria che varia dagli 850 m s.l.m. ai 1.100 m s.l.m.

Si è sempre ritenuto comunemente che il toponimo Piazzatorre derivi dall’unione dei vocaboli piazza e torre, a significare la piazza della torre, forse perché in quel luogo sorgeva una torre contornata da uno spiazzo. Se per la parola piazza, platea, l’etimologia è plausibile, non così è invece per torre. Infatti, se fosse valida tale ipotesi, nei documenti latini più antichi dovrebbe essere utilizzato, a seconda della declinazione, il vocabolo turris, turrim, turri.

Risulta quindi chiaro che la torre non è pertinente con l’etimologia del toponimo Piazzatorre il quale invece va riferito al vocabolo torus o taurus, (inteso come altura o terreno rialzato) che unito a platea (piazza, spiazzo) indica spiazzo rialzato, area pianeggiante situata in altura, che è poi la caratteristica geografica di Piazzatorre.

Oggi, è una stazione turistica invernale ed estiva, frequentata soprattutto come centro di villeggiatura e come sede per i ritiri precampionato delle squadre sportive.

Piazzatorre. (30 gennaio 2017). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 27 marzo 2017, 06:55 da it.wikipedia.org

Immagine | Ufficio Turistico