Trivigno e Monte Padrio

Trivigno - Vista su Monte Padrio
Trivigno – Vista su Monte Padrio
Trivigno - Vista su Teglio e Sondrio
Trivigno – Vista su Teglio e Sondrio

Il Monte Padrio è una montagna delle Alpi Retiche meridionali, alta 2153 m s.l.m., situata sul confine tra la Valle Camonica e la Valtellina, nei comuni di Tirano e Corteno Golgi. È visibile dalla strada che da Edolo sale al passo dell’Aprica ed è raggiungibile grazie alla strada che da Trivigno (Tirano) giunge al passo del Mortirolo oppure da versante della Valcamonica da Corteno Golgi.

Dal punto di vista geologico, il Monte Padrio si trova in una posizione particolare, a cavallo della Linea Insubrica. Questo lineamento tettonico, molto importante nella geologia delle Alpi, divide il monte in due: il versante a sud costituito dagli Scisti di Edolo appartenenti al Dominio Sudalpino, e il versante a nord costituito dagli Gneiss del Monte Tonale, appartenenti al Dominio Austroalpino.

In particolare, a sud si ritrovano rocce metamorfiche di basso grado, micascisti cloritici e talora biotitici, con intercalate lenti di anfiboliti e cloritoscisti. Frequenti sono le lenti di quarzite. A nord, invece, si ritrovano gneiss e micascisti a due miche, in prevalenza biotitici, sillimanitici e granatiferi, con lenticelle quarzoso-feldspatiche. Diffuse sono le lenti di ortogneiss, anfiboliti e anfiboliti gneissiche, spesso associate a calcari e marmi.

Come la gran parte dei rilievi alpini, anche il Monte Padrio è stato soggetto, durante il Quaternario, alle grandi glaciazioni. Il risultato dell’erosione glaciale è generalmente la formazione di ampie vallate e pendii dolci. In quest’area, il ghiacciaio ha scavato grandi piane, come quelle del Mortirolo, di Trivigno e di Pian di Gembro, e lasciato coperture di depositi morenici.

Anche l’erosione dell’acqua ha giocato un ruolo importante nella storia del Monte Padrio. Basti pensare al “Vallone del Santo” che dal fianco occidentale del monte viene scavato dal torrente fino quasi all’Aprica. Oppure all’altra ripida incisione sul versante orientale, che dalla cima si spinge fino alle Baite della Guspessa.

Monte Padrio. (2 maggio 2020). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 28 luglio 2020, 10:12 da it.wikipedia.org

Immagine | Meteo Trivigno

Toria di Viozene – Alta Valle del Tanaro

Toria di Viozene - Alta Valle del Tanaro
Toria di Viozene – Alta Valle del Tanaro

Viozene (A Viüsèna o Viuzena in brigasco), è una frazione del Comune di Ormea, nell’Alta Valle Tanaro, Alpi Liguri, tra le provincie di Cuneo e Imperia.

È dominata dal massiccio del Monte Mongioie, e fa parte della cosiddetta Terra Brigasca, dove si parla un particolare dialetto ligure. Il suo nome deriva da Via de Zéna (cioà “via di Genova”), a testimonianza dell’antico commercio fra Liguria e Piemonte, soprattutto di olio d’oliva e di sale, effettuato sui sentieri di montagna per mezzo di muli.

Tipico paesino di montagna (1245 m s.l.m.) che si popola nella stagione estiva per la villeggiatura, dista dal capoluogo Ormea una quindicina di chilometri, e lo si raggiunge dalla frazione di Ponte di Nava, ove il fiume Tanaro divide le provincie di Cuneo e di Imperia.

Di particolare interesse, oltre alle innumerevoli attività escursionistoche, alpinistiche e speleogiche sul massiccio del Monte Mongioie, sono le sue bellezze naturalistiche, come il Passo delle Fascette, canyon circondato da rocce e falesie, ed i dintorni, come il borgo di Upega, che fa parte però del comune di Briga Alta, ove si producono formaggi di alpeggio e da dove si raggiunge il famoso Bosco delle Navette, nel comune di Cosio di Arroscia (IM), particolare per la sua flora e per il gran numero di larici ancora presenti nella zona.
Viozene fa parte, con altre località montane, della Terra brigasca, zona alpina di cultura e tradizioni occitane, a cavallo fra Italia e Francia.

Viozene. (20 marzo 2014). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 16 marzo 2015, 09:15 da wikipedia.org

Immagine Toria di Viozene | Meteo Viozene