Monte Terminillo

Monte Terminillo
Monte Terminillo

Il Terminillo (2 217 m s.l.m.) è una montagna dell’Italia centrale che fa parte del gruppo appenninico dei Monti Reatini. Posto nel Lazio a circa 100 km a nord-est di Roma, amministrativamente ricade in diversi comuni del Reatino, tra cui lo stesso capoluogo provinciale (da cui dista circa 20 km), Leonessa e Poggio Bustone.

Noto anticamente come Monte Gurgure e Mons Tetricus, il Terminillo è uno dei simboli più noti della Sabina: ivi sorge una rinomata stazione sciistica, frequentata soprattutto dagli abitanti della Capitale, in ragione di cui esso è anche chiamato la montagna di Roma, e dagli abitanti delle zone limitrofe, in particolare Terni, Perugia e Viterbo. Dal punto di vista sportivo, oltre alle attività invernali che ospita, fin dagli anni trenta del XX secolo è saltuariamente utilizzato come traguardo delle tappe ciclistiche di montagna del Giro d’Italia.

L’intero massiccio nel senso più esteso ricade all’interno del territorio di diversi comuni del Reatino: Rieti, Leonessa, Micigliano, Posta, Cantalice, Poggio Bustone, Rivodutri e Morro Reatino. Il vero e proprio “Terminillo” ricade su quattro comuni: Rieti, Leonessa, Micigliano, Cantalice. Le principali località turistiche sono Pian de Valli, appartenente al comune di Rieti, Campoforogna e Rialto Terminillo, appartenenti al comune di Micigliano e Campo Stella nel comune di Leonessa.

Dal punto di vista geologico e geomorfologico si tratta di un massiccio calcareo abbastanza vasto (perimetro di quasi 70 km), quasi distaccato e isolato dagli altri gruppi montuosi dell’Appennino centrale, tipicamente appenninico quanto a geomorfologia (mai troppo aspra, ma comunque articolata) e quanto a flora e fauna presenti.

Il Terminillo confina a nord con l’altopiano di Leonessa, a est con le strette gole del Velino, a sud con la valle del fiume Velino, e a ovest con la vasta e pianeggiante Piana Reatina. I principali versanti per accedere alla montagna sono quello sud-occidentale che affaccia su Rieti, quello settentrionale che guarda verso Leonessa, e quello orientale verso Micigliano. Il versante meridionale è molto più antropizzato e sfruttato a livello turistico, ed è posto a grande dislivello rispetto al fondovalle. Il versante settentrionale o leonessano è posto a minor dislivello, ma è più aspro, selvaggio e integro, con presenza di rupi rocciose, circhi glaciali, brecciai e valli incontaminate (Vallonina e Valle Scura), ed è quello che ricorda maggiormente le cime alpine e dolomitiche. Dalla Sella di Leonessa (il punto di unione stradale trai due versanti) è possibile ammirare l’imponente massiccio roccioso alto oltre 2000 metri, posto a poche centinaia di metri di distanza.

Dal Terminillo si diparte la dorsale più occidentale dell’Appennino centrale che si innesta a sud-est ai vicini monti del Cicolano, poi a seguire i Monti Carseolani e i Monti Simbruini e così via procedendo verso sud est lungo lo spartiacque appenninico primario, oppure innestandosi sulla dorsale centrale dell’Appennino Centrale con il gruppo montuoso del Monte Nuria, le Montagne della Duchessa e il Velino-Sirente.

Il massiccio del Terminillo consta di diverse cime che superano i 2000 metri (la cima del Terminillo, il Monte Terminilletto (2104 m), la Cresta Sassetelli (2139 m), il Monte Elefante (2015 m), il Monte di Cambio (2081 m)) ed altre a quote inferiori (Monte Terminilluccio (1864 m), Monte Macchialaveta (1824), Monte Tilia (1775 m), Monte Corno (1735 m), Monte la Tavola (1696 m), Cima d’Arme (1678 m), Monte Rosato (1504 m)) e su ogni versante è segnato da ampie e profonde vallate che ne determinano i confini orografici e lo separano da altri piccoli gruppi montuosi minori che lo circondano (i Monti di Cantalice, Poggio Bustone, Rivodutri e Morro Reatino). Tra queste valli spiccano per interesse naturalistico la Vallonina che scende verso Leonessa dall’omonima Sella di Leonessa, le valli Ravara e di Capo Scura che scendono invece verso il corso del fiume Velino e l’antica consolare Salaria. Sul versante opposto sono invece le Valli dell’Inferno e degli Angeli che scendono verso la piana reatina e i monti di Cantalice.

Il massiccio ospita due stazioni sciistiche, una più nota e frequentata sul versante meridionale che prende il nome direttamente dal massiccio (Terminillo) e posta in località Pian de’ Valli (1640 m s.l.m.), l’altra posta sul versante opposto settentrionale (Campo Stella), geograficamente non collegate tra loro. Entrambe le stazioni hanno un bacino potenziale di utenza che copre l’Umbria, tutto il Lazio settentrionale, cioè la provincia di Rieti e quella di Viterbo, e parte di quello centrale cioè parte della provincia di Roma.

La stazione meridionale del Terminillo è situata a 20 km dalla città di Rieti con cui è collegata attraverso la Strada statale 4 bis del Terminillo. Dispone di 4 impianti di risalita dislocati tra i 1500 e 1864 metri di quota, 40 km di piste dedicate allo sci alpino e 20 km di tracciati dedicati allo sci nordico, oltre alla presenza di buone strutture ricettive.

È ancora funzionante la funivia storica realizzata nel 1938, nella stazione di partenza vi sono le decorazioni realizzate dal pittore tardo-futurista Achille Dal Lago[31].

Nel biennio 2005-2007, all’interno di un piano di riammodernamento degli impianti, sono state installate nuove seggiovie quadriposto ed è previsto un piano complessivo di estensione del chilometraggio delle piste, per completare il collegamento con la Vallonina e gli impianti di Campo Stella.

Unica in tutto il Centro Italia è l’illuminazione delle piste per lo sci di fondo utilizzabili anche in piena notte.

Monte Terminillo. (23 dicembre 2019). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 30 dicembre 2019, 13:08 da it.wikipedia.org

Immagini | Ramsat