Gabicce Mare

Webcam Gabicce Mare

Webcam Spiaggia di Gabicce Mare - Riviera Adriatica

Gabicce Mare (Al Gabez in romagnolo, El Gabéc’ in dialetto gallo-piceno) è un comune italiano di 5 716 abitanti della provincia di Pesaro e Urbino nelle Marche.

Gabicce Mare è il comune più settentrionale della regione Marche, al confine con l’Emilia-Romagna. Risulta anche il comune meno esteso della provincia di Pesaro e Urbino. Sorge su una piccola baia detta Baia degli Angeli, nell’ultimo tratto del Golfo di Rimini, alle pendici settentrionali del Monte San Bartolo. Nel territorio comunale scorrono il torrente Tavollo e il suo affluente Taviolo, che si uniscono nei pressi del centro cittadino.

A giugno 2008 è stato inaugurato un moderno Ponte Levatoio (Pedonale/Ciclabile, a sollevamento idraulico) che collega Gabicce Mare (PU) alla confinante Cattolica (RN).

Gabicce Mare ha un clima subcontinentale con inverni generalmente freddi ed estati con clima sempre ventilato ma temperature da 25 °C a 35 °C . La piovosità media si attesta sui 750 mm con picchi in primavera e autunno.

Gli inverni sono freddi, che possono oscurare il sole anche per più giornate di seguito. Gabicce Mare ha una nevosità media di 10 cm ogni inverno, e la neve è portata solamente dal vento di Ponente, che va a pescare il freddo direttamente dal catino padano. In alcuni casi si sono avuti degli accumuli nevosi davvero notevoli per una città costiera (ad esempio: tra il 15 e il 17 dicembre 2010 con 45 cm, 31 gennaio 2010 con 30 cm, gennaio 2005 con 15 cm, dicembre 1996, febbraio 1991, ed altre occasioni) e si hanno inoltre circa 40 giornate con minime negative.

In estate le precipitazioni sono scarse e prodotte soprattutto dai temporali che sono comunque abbastanza rari. La temperatura durante il giorno va difficilmente oltre i 32 °C a causa della brezza di mare, ma con umidità relative davvero elevate e fastidiose. Nei giorni in cui spira il Garbino (vento catabatico che scende dall’Appennino), le temperature possono raggiungere anche i 38-40 °C, ma con umidità relative molto basse (ad esempio nell’estate 2003 con quasi 44 °C). I temporali si concentrano prevalentemente tra la fine dell’estate e l’autunno, ma sono generalmente pochi durante tutto l’anno, anche se in alcuni casi sono molto intensi e riescono a produrre delle trombe marine (come il 23 novembre 2001). Il vento che spira più violentemente è la Bora (che nel settembre 2004 ha toccato i 150 km/h) che, insieme allo Scirocco, produce anche delle violente mareggiate.

Gabicce Mare è l’ultima località della Riviera Romagnola e, nonostante nessuna arteria autostradale attraversi il territorio comunale, è presente un casello sull’autostrada A14 Adriatica denominato Cattolica-S.Giovanni-Gabicce, che si trova nel non confinante ma molto vicino comune di San Giovanni in Marignano (quest’ultimo è però situato nel riminese, in Emilia-Romagna).

Lo stesso vale per i trasporti ferroviari: non è presente alcuno scalo all’interno dei confini comunali, ma nel confinante comune di Cattolica è presente la stazione di Cattolica-S.Giovanni-Gabicce.

Gabicce Mare. (3 maggio 2020). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 19 giugno 2020, 13:35 da it.wikipedia.org

Immagini | gabiccemare.com

Isola di Pianosa

Isola di Pianosa - Spiaggia di Cala Giovanna e Molo
Isola di Pianosa – Spiaggia di Cala Giovanna e Molo

Pianosa è un’isola situata nel mar Tirreno, che fa parte dell’Arcipelago Toscano nel parco nazionale omonimo.

Di dimensioni medie (10,3 km²) rispetto alle altre isole dell’arcipelago, si trova circa 13 km a sud-ovest dell’isola d’Elba, alla quale è collegata durante la stagione turistica con regolari servizi di navigazione, e tutto l’anno con Rio e Piombino grazie a Toremar. Inclusa nella provincia di Livorno e amministrata dal comune di Campo nell’Elba, Pianosa, come dice il nome stesso, è l’unica isola dell’arcipelago priva di alture e complessivamente pianeggiante (il punto più alto raggiunge i 29 metri). L’isola, di forma vagamente triangolare, frappone tratti di costa rocciosa a tratti sabbiosi, il principale dei quali è Cala San Giovanni (o Cala Giovanna), suggestiva spiaggia di sabbia bianca dove sono visibili anche i ruderi di una villa romana. Il suo territorio è in parte a macchia e in parte coltivato a viti e olivi.

Il clima dell’isola, al pari delle altre isole meridionali dell’Arcipelago Toscano, risulta quello caratterizzato da valori di temperatura media più elevata, sia stagionale che annuale, oltre che da un limitatissimo apporto precipitativo, con eventi meteorici concentrati soprattutto tra autunno e inverno seppur in modo spesso sporadico e limitato. Sull’isola la temperatura media di gennaio è di +10,9 °C, quella media di luglio è di +24,2 °C, mentre la temperatura media annua di +16,8 °C risulta la più elevata tra tutte quelle misurate nel territorio della Toscana da stazioni meteorologiche. Inoltre, il valore delle precipitazioni medie annue attorno ai 400 mm fanno dell’isola il luogo più siccitoso della regione e tra i più siccitosi d’Italia.

Nel 1856 venne istituita dal Granducato di Toscana la colonia penale agricola di Pianosa e furono inviati sull’isola i condannati destinati ad occuparsi dei lavori nei campi. Il carcere rimase in attività durante l’epoca fascista e vi fu detenuto dal 1931 al 1935 anche il futuro presidente della Repubblica Sandro Pertini, incarcerato per motivi politici. Fino al 1965 vi scontavano la pena i detenuti ammalati di tubercolosi. Nel 1977 venne trasformato in penitenziario di massima sicurezza e la rimanente popolazione dell’isola venne evacuata. Nella struttura voluta dal generale Carlo Alberto dalla Chiesa vennero confinati inizialmente appartenenti a organizzazioni terroristiche e in seguito pericolosi esponenti delle mafie. Tra gli altri, vi vennero rinchiusi personaggi come Francis Turatello, Pasquale Barra e Renato Curcio. L’attività però venne a diminuire. Il 5 novembre 2009, l’allora ministro della giustizia del Berlusconi IV, Angelino Alfano, annunciò l’intenzione di riattivare pienamente il supercarcere, ma il giorno successivo, l’allora ministro dell’ambiente Stefania Prestigiacomo annunciò che, contrariamente alle dichiarazioni del collega, il carcere non sarebbe stato riaperto.

Le attività dell’istituto sono cessate definitivamente nel 2011. Da quella data è terminato il divieto assoluto di sbarco che da un lato aveva impedito il turismo sull’isola, ma nel contempo aveva garantito il mantenersi intatto delle bellezze naturali. Rimane però una limitazione per i visitatori, che non possono superare il numero di 250 al giorno utilizzando il traghetto che effettua corse quotidiane partendo alle 10.00 da Marina di Campo sull’isola d’Elba e ritornandovi con partenza da Pianosa alle 17.00. Sull’isola possono trascorrere la notte alcuni turisti, poiché è stato ricavato un albergo di dieci camere dalla residenza del direttore della Colonia Penale realizzata nel XIX secolo. L’albergo è gestito da una cooperativa di volontari e da detenuti in regime di semilibertà del carcere di Porto Azzurro.

L’isola fa parte del Parco Nazionale dell’arcipelago Toscano. Un’associazione ne protegge l’aspetto e la zona marina, rendendola un luogo piacevole per gite e viaggi. Sono vietate, in tutta la sua zona marittima, la pesca, l’immersione, l’ancoraggio, la sosta, l’accesso e la navigazione se non sotto autorizzazione specifica. La visita diurna e guidata all’isola è possibile da aprile a ottobre in gruppi, con imbarco da Marina di Campo e Piombino. Nel 2009 è stato installato un radar hi tech con un ampio potere di controllo che può raggiungere anche le coste della Corsica e identificare anche piccoli natanti a salvaguardia del parco.

Isola di Pianosa (Toscana). (12 dicembre 2019). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 22 aprile 2020, 12:33 da it.wikipedia.org

Immagine | Info Elba

Camogli – Vista sulla passeggiata

Camogli - Vista sulla passeggiata

Camogli (Camoggi in ligure) è un comune italiano di 5 332 abitanti della città metropolitana di Genova in Liguria.

Tipico borgo marinaro, centro turistico noto per il suo porticciolo e per i palazzi variopinti sul lungomare. È anche chiamata la “Città dei mille bianchi velieri”. I suoi abitanti, i camogliesi, per tradizione locale vengono talvolta denominati camoglini, sul modello del ligure camoggin.

Il centro della città di Camogli che occupa la vallata a ponente del monte di Portofino si affaccia sul Golfo Paradiso, all’estremità occidentale del promontorio portofinese, nella riviera di levante, ad est di Genova. Appartiene a Camogli la parte più ampia del parco naturale regionale di Portofino, mentre lo specchio acqueo antistante il promontorio fa parte dell’Area naturale marina protetta Portofino.

L’aspetto architettonico più rilevante della cittadina è la presenza di edifici colorati che si affacciano sulla spiaggia. I colori e le linee più chiare orizzontali (dette marcapiano) servivano ai marinai camogliesi per riconoscere più facilmente la propria abitazione tra i vari piani dei palazzi del borgo e farvi ritorno dopo la pesca. La maggior parte degli edifici del centro storico sono stati edificati con un susseguirsi di aggiunte e modifiche nel corso dei secoli. Spesso le aggiunte riguardavano anche singole stanze che modificavano l’aspetto sia interiore che esteriore dei palazzi. La nascita di un figlio di un navigante o quanto ricavato da un lungo imbarco, spesso erano le motivazioni da cui nasceva una nuova appendice al palazzo esistente.

Nel 1913, secondo una moda il cui esempio più eclatante è la promenade di Nizza, vennero abbattuti i palazzi prospicienti il mare creando la passeggiata a mare, con la rotonda in stile littorio. La scelta dell’abbattimento fu dettata anche dallo stato in cui versavano gli immobili, strutture in legno e pietra da secoli preda di ondate e salsedine. La spiaggia, o perlomeno l’incremento della poca preesistente, si ebbe con il terreno di risulta della realizzazione del tracciato della ferrovia Genova-La Spezia, con l’apertura delle gallerie a levante (verso Santa Margherita Ligure) e a ponente (verso Recco). Dal materiale di risulta dei lavori al tracciato ferroviario si ottenne anche la trasformazione del territorio in prossimità della ferrovia stessa, con la creazione del terrapieno che andò a costituire le basi per l’attuale piazza Matteotti, su cui affaccia il teatro Sociale.

La caratteristica degli edifici costruiti a breve distanza dal mare si deve però alle caratteristiche del territorio. Camogli è costruita lungo le pendici di un rilievo quasi a picco sul mare.

Questo aspetto orografico ha l’effetto di garantire a Camogli un clima particolarmente temperato, tipico di alcune località del levante genovese, non riuscendo i venti freddi provenienti dalla pianura Padana a raggiungere la costa. Anche per questo Camogli è un’apprezzata località turistica.

Camogli. (13 agosto 2019). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 29 novembre 2019, 15:21 da it.wikipedia.org

Immagine Camogli – Vista sulla passeggiata | Hotel Cenobio dei Dogi