Levanto – Vista sulla spiaggia

Levanto - Vista sulla spiaggia
Levanto – Vista sulla spiaggia

Lèvanto (Levanto in ligure, Lievànto nella variante locale) è un comune italiano di 5 326 abitanti della provincia della Spezia, in Liguria.

Il paese di Levanto è di antica fondazione, adagiato in una valle ricoperta da ulivi, viti e pini ed affacciato direttamente sul mare. Le dorsali della vallata finiscono in mare col promontorio del Mesco e la punta di Levanto.

Parte del suo territorio rientra inoltre nel Parco Nazionale delle Cinque Terre e dell’Area marina protetta Cinque Terre.

Il comune è costituito, oltre il capoluogo, dalle frazioni e località di Casella, Chiesanuova, Dosso, Fontona, Fossato, Groppo, Lavaggiorosso, Le Ghiare, Legnaro, Lerici, Lizza, Mesco, Montale, Pastine, Ridarolo, San Gottardo e Vignana per un totale di 36,81 km2.

Confina a nord con i comuni di Framura, Carrodano e Borghetto di Vara, a sud è bagnato dal mar Ligure e Monterosso al Mare, ad ovest con Bonassola e il mar Ligure e ad est con Carrodano, Borghetto di Vara, Pignone e Monterosso al Mare.

Levanto è visitata ogni anno da migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo, giunti per soggiornare nel borgo, e bagnarsi nel mare cristallino, ma anche per visitare l’attiguo Parco nazionale delle Cinque Terre che offre grandi attrattive anche per gli appassionati di trekking. Le Cinque Terre sono facilmente raggiungibili con il treno (durante il periodo estivo il servizio ferroviario è potenziato con treni-navetta), oppure con il traghetto. Quest’ultimo parte due volte al giorno, mattino e primo pomeriggio, dal pontile di fronte a Villa Agnelli.

È ormai da tempo una rinomata località turistica – in epoca fascista era una meta di villeggiatura frequentata da Benito Mussolini e famiglia – e di rinomata fama era anche il Casinò, struttura prospiciente il mare, meta di importanti rappresentanti della canzone italiana.

Il centro urbano di Levanto è attraversato principalmente da due arterie stradali principali: la provinciale 566 dir e la provinciale 64 (già SS 332). La prima gli permette il collegamento viario con il territorio di Carrodano, mentre la seconda, a sud-ovest, con Bonassola; la provinciale 38 collega inoltre alcune frazioni levantesi con Monterosso al Mare.

Levanto è dotata di una stazione ferroviaria sulla linea Genova-Pisa.

Dal comune di Borghetto di Vara un servizio di trasporto pubblico locale gestito dall’ATC garantisce quotidiani collegamenti bus con Levanto e per le altre località del territorio comunale. Analogo servizio è garantito dall’AMT con corse da Framura.

Il borgo è collegato ai comuni di Bonassola e Framura grazie a una pista ciclabile; essa si sviluppa lungo il vecchio sedime ferroviario della Genova-Pisa, spostata nel 1970 alle spalle del borgo in occasione dei lavori di raddoppio dei binari.

L’ampio golfo levantese permette la creazione di onde surfabili per lo più quando spirano venti di libeccio e di Maestrale ma, talvolta, il mare è praticabile anche con forti venti di Scirocco. La contemporanea presenza di fondali sabbiosi (negli spot del Casinò e della Pietra), misti (Pipetta) e rocciosi (Nadia e Gritta) permette la formazione di onde di diversa misura e qualità, ma la fama di Levanto – considerato da molti un big wave spot – è dovuta più che altro alle dimensioni (anche oltre i 3 metri) delle onde che si riescono a formare in determinate condizioni.

Il riconoscimento ufficiale del circuito surfistico non ha tardato ad arrivare: negli ultimi tempi Levanto ha ospitato manifestazioni surfistiche di gran pregio come il Quicksilver big wave invitational nel 2000 e nel 2001 ed il Salomon Blue Games nel 2005, eventi che hanno definitivamente portato al consolidamento di una vera e propria cultura del surf in paese.

Levanto. (2 luglio 2021). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 25 luglio 2021, 21:03 da it.wikipedia.org

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Portovenere, Isola Palmaria e Isola del Tino

Portovenere, Isola Palmaria
Portovenere e Isola Palmaria
Portovenere, Isola Palmaria e Isola del Tino
Portovenere, Isola Palmaria e Isola del Tino

Porto Venere, scritto anche Portovenere, è un comune italiano di 3 412 abitanti della provincia della Spezia in Liguria. Per la sua estensione territoriale urbana è il comune più piccolo della provincia spezzina.

Nel 1997 Porto Venere, insieme con le isole Palmaria, Tino, Tinetto e le Cinque Terre è stato inserito tra i patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.

Il toponimo Portovenere è conosciuto internazionalmente come la variante più diffusa, nonostante lo stesso statuto comunale, in virtù della tradizione storica consolidata, preveda la forma staccata del toponimo (Porto Venere) in tutti gli atti e documenti comunali ufficiali; l’Istituto nazionale di statistica (ISTAT), ente capofila e di rilevazione per lo Stato italiano, trascrive invece nei suoi documenti e censimenti la forma attaccata.

Il paese di Porto Venere sorge all’estremità meridionale di una penisola, la quale, distaccandosi dalla frastagliata linea di costa della riviera ligure di levante, va a formare la sponda occidentale del golfo della Spezia, detto anche “golfo dei Poeti”. Alla fine di questa penisola si trovano tre piccole isole: la Palmaria, il Tino e il Tinetto; solo l’isola Palmaria, che sorge proprio di fronte al borgo di Porto Venere al di là di uno stretto braccio di mare, è in piccola parte abitata.

Molto note sono le spiagge del comprensorio, grazie alla forte corrente del mar Ligure, che in prossimità della costa raggiunge repentinamente discrete profondità. Da segnalare le spiagge del lato nordovest dell’Isola Palmaria, citate peraltro nella Guida Blu del Touring Club Italiano e Legambiente. Sul borgo antico del paese, sulla falesia e sulle isole dell’arcipelago insiste il parco naturale regionale di Porto Venere, gestito dall’omonimo ufficio comunale.

Il clima è tipico mediterraneo, pressoché privo di episodi di gelo in inverno. Tuttavia, le precipitazioni possono essere molto abbondanti, specialmente in autunno e primavera, a causa dell’orografia della riviera di Levante.

Nel territorio comunale, è ubicata la stazione meteorologica di Isola di Palmaria, i cui dati possono essere ritenuti simili a quelli che si verificano a Porto Venere e nelle zone limitrofe.

Particolarità: molto evidenti in primavera, estate e autunno sono le “termiche”, ovvero i venti che soffiano influenzati dalle condizioni climatiche; di notte/prima mattina soffia il vento di terra, in dialetto chiamato “avaxia”, proveniente da NE. Nella tarda mattinata si alza il “Maestralino”, proveniente da NW, che entra dalle Bocche di Portovenere anche con una certa forza allietando dalla calura estiva il paese e i numerosi yacht in rada . In autunno il Maestralino prende anche il nome di “Provenzaccia” poiché proviene dalla Provenza (derivazione del Mistral), freddo e carico di umidità.

Il comprensorio Porto Venere-Isola Palmaria è l’unico punto di ridosso nel mar Ligure tra l’Isola d’Elba e le Isole di Hyères, in Francia. Questo dato di fatto fa comprendere lo storico ruolo strategico svolto da Porto Venere nella storia marinaresca.

Confina a nord con il comune della Spezia e a sud, ovest ed est è bagnato dal mar Ligure. Oltre al capoluogo, fanno parte del territorio comunale le due frazioni di Fezzano e Le Grazie, nonché l’arcipelago spezzino formato dalle isole Palmaria, Tino e Tinetto per un totale di 7,66 km2.

Porto Venere è un paese essenzialmente turistico che vive di commercio, ristorazione e attività legate alla ricettività turistica. Negli ultimi anni molto importanti sono diventate le attività extra alberghiere quali B&B, affittacamere e residenze.
Molto apprezzato è lo shopping nel lungomare Calata Doria e nel pittoresco Carrugio e le visite alla panoramica chiesa di San Pietro e al castello Doria.
Il porticciolo di Porto Venere, sebbene sia il più piccolo della Liguria, nella stagione estiva fa sempre il tutto esaurito.

Nella vicina località di Panigaglia si trova un impianto che provvede a rigassificare il 2% del gas naturale liquido importato in Italia.

Nei mesi estivi è attivo un servizio di trasporto marittimo con l’ausilio di battelli e traghetti che collegano il porticciolo di Porto Venere con i centri vicini di Lerici, La Spezia e le principali località delle Cinque Terre.

Un servizio di trasporto locale, tramite barcaroli, collega continuamente Porto Venere alla vicina isola della Palmaria.

Porto Venere partecipa con un proprio equipaggio al Palio del Golfo della Spezia, che si svolge ogni anno la prima domenica d’agosto.

Porto Venere. (28 marzo 2021). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 20 aprile 2021, 07:22 da it.wikipedia.org

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La Spezia – Vista sulla città e sul porto

La Spezia - Vista sulla città e sul porto

La Spezia è un comune italiano di 93 347 abitanti, capoluogo della provincia omonima in Liguria. È il secondo comune della regione per popolazione e la sua area urbana conta oltre 136 000 abitanti.

La città si trova all’estremo levante della regione Liguria, a pochi chilometri dal confine con la Toscana, al centro di un profondo golfo naturale al quale dà il nome. Il golfo, conosciuto anche con l’appellativo di Golfo dei Poeti, è cinto da una continua catena di alture le cui cime più elevate, il Monte Verrugoli (749 m s.l.m.) ed il Monte Parodi (673 m s.l.m.), sono situate alla estremità occidentale del centro abitato.

Il territorio comunale spezzino è parte dell’Autorità di bacino interregionale del fiume Magra mentre una piccola porzione del territorio comunale, costituita dal piccolo borgo di Tramonti e dalla circostante collina, rientra nel Parco nazionale delle Cinque Terre.

La città sorge su un angusto lembo di terra stretto tra il mare e i monti; ne è conseguito lo sviluppo in collina di numerosi quartieri e la disposizione piuttosto irregolare della pianta urbana. Negli anni venti del XX secolo fu addirittura necessario ricorrere al parziale sbancamento del colle dei Cappuccini (dove sorge l’attuale piazza Europa) per consentire al centro storico l’espansione verso est, in direzione della piana di Migliarina, unica possibile poiché l’area verso ovest è occupata dall’Arsenale Militare.

Questo sviluppo urbanistico ha richiesto anche ingenti opere di bonifica: infatti l’area dove oggi sorge la gran parte dello scalo portuale un tempo era costituita da un’ampia zona paludosa, detta gli Stagnoni.

Il golfo che protegge la città ha un’estensione di circa 150 ettari ed è chiuso da una diga foranea lunga circa 2.210 metri con due passaggi, quello di ponente ampio circa 400 metri e quello di levante circa 200 metri. L’insenatura del golfo ha una lunghezza di 4,6 km e una larghezza di 3,2 km.

Proprio la particolare conformazione del golfo, ben riparato dalle mareggiate e dai possibili attacchi nemici, ha favorito la costruzione alla Spezia di uno dei più grandi arsenali della Marina Militare e, nel corso degli anni, lo sviluppo di uno dei maggiori porti mercantili del Mediterraneo.

La Spezia gode generalmente di un clima temperato caldo; nello specifico, il clima dominante è di tipo mediterraneo, anche se influenzato da correnti atlantiche è comunque caratterizzato da inverni miti, grazie alla posizione, all’azione mitigatrice del mar Ligure e allo scirocco proveniente dall’Africa. Tuttavia raramente possono capitare le incursioni di aria fredda di origine balcanica (proveniente dai valichi comunicanti con la Pianura Padana che si trovano alle spalle della città) che fanno abbassare la temperatura, facendo scendere la colonnina vicino, se non addirittura, allo zero. La temperatura media del mese più freddo (gennaio) è di 7,6 °C. Le estati sono caratterizzate da temperature piuttosto elevate, con medie del mese più caldo (luglio) superiori ai 24 °C.

La piovosità è elevata, sia per l’umidità presente in tutto l’arco ligure, sia per l’azione di copertura degli Appennini. La media pluviometrica è di 1.343 mm di pioggia annui. Il regime pluviometrico è di tipo sub-litoraneo appenninico, con picchi di massimi in autunno (maggiore) e in primavera, e minimi in estate e inverno. Periodi piovosi prolungati, soprattutto in autunno/inverno, si verificano frequentemente, ma non tutti gli anni. Nel decennio 2000-2010 il mese di novembre ha registrato 23 giorni di pioggia nel 2002 (198,2 mm) e 21 nel 2010 (284,2), mentre gennaio ha raggiunto 20 giorni piovosi nel 2001 (253,4 mm). Fu dicembre 2009 il mese più piovoso del decennio, con ben 362,8 mm. mese dei record, dicembre 2009 fece registrare anche la nevicata più copiosa del decennio con più di 20 cm di neve in molte zone della città. Anche, periodi siccitosi prolungati, soprattutto in estate, si registrano frequentemente. Sempre considerando il decennio 2000-2010 il mese di agosto rimase completamente all’asciutto nel 2008, a contrasto dei 169,6 mm registrati l’anno precedente. Meno di 4 mm mensili si sono registrati in aprile 2007 (3,0 mm), giugno 2006 (1,0 mm), luglio 2004 (3,8 mm) e nel famigerato agosto 2003 (3,6 mm).

Pur essendo molto rara, in taluni anni può fare la sua apparizione in città la neve, che nelle zone collinari dell’entroterra comunale può depositarsi.

La Spezia. (15 dicembre 2019). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 23 dicembre 2019, 14:55 da it.wikipedia.org

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