Val di Funes – Vista sul Gruppo Odle

Val di Funes - Vista sul Gruppo Odle
Val di Funes – Vista sul Gruppo Odle
Val di Funes - Vista sul Gruppo Odle (Zoom)
Val di Funes – Vista sul Gruppo Odle (Zoom)

Funes (Villnöß in tedesco, Funes in ladino) è un comune italiano di 2 590 abitanti della provincia autonoma di Bolzano in Trentino-Alto Adige. Con la località principale San Pietro, sede comunale, comprende le località di Tiso, San Valentino, San Giacomo, Colle e Santa Maddalena che si trovano nell’omonima valle (in tedesco Villnößtal), percorsa dal rio Funes. Appartiene anche alle Perle delle Alpi e rientra di diritto nei comuni dolomitici.

La valle di Funes si dirama, tra Bressanone e Chiusa, e da Chiusa (523 m s.l.m.) verso est, fino all’ultimo centro abitato, Santa Maddalena (St. Magdalena, 1.339 m s.l.m.) uno dei punti d’accesso al parco naturale Puez-Odle.

Sulla parete meridionale dell’inizio vallata si trova il paese di Gudon, con il castel Summersberg, un edificio risalente al 1270, formato inizialmente da una torre quadrangolare. Oggi quest’edificio dà un’idea fedele di una tipica prigione giudiziaria del tardo medioevo, ricordando i processi agli anabattisti e ai luterani. Sempre a Gudon, si trova un piccolo museo che conserva alcuni attrezzi agricoli, oggi anche caduti nel dimenticatoio.

Per arrivare nella vallata vi è principalmente un’unica strada, che nei primi tratti attraversa una gola stretta e profonda, di pareti di porfido o di filladi quarzifere. La valle, e quindi la strada, si inizia ad allargare dopo il centro abitato di San Pietro, dove si iniziano anche a scrutare le prime cime dolomitiche: le Odle di Eores a nord-est e le cime delle Odle di Funes a sud-est. Inoltre nelle Odle di Funes, si possono andare a distinguere alcune cime: la Grande Fermeda e la Piccola Fermeda, il Sass Rigais, la Furchetta e la Torre di Campill. Le Odle sono infatti il maggior punto panoramico, che accompagna tutta la vallata nel suo lato meridionale: il Sass Rigais con i suoi 3.025 m s.l.m. è la cima più alta della catena.

Esiste anche una strada secondaria che mette in collegamento la vallata con la valle di Eores e il passo delle Erbe. Da questa strada parte il Sentiero attrezzato Günther Messner.

La neve, d’inverno, ricopre spesso e volentieri questa valle. Il turismo è fiorente, grazie alla tranquillità del luogo e alla possibilità di sciare, ciaspolare (meta ambita risulta il Col di Poma), e slittare (due sono le principali piste che partono da malga Zannes: una per malga Gampen e l’altra per la malga delle Odle).

Il toponimo è attestato dal 1070 come “Volnescis, Volnesse, Valnez, Vulnez” e probabilmente è di origine preromana, da un originario *folnés. In un documento storico del 1058 apparve per la prima volta il nome di Funes.

L’origine del toponimo tedesco Villnöß è probabilmente dalla parola ladina Villes nöes, che significa grosso modo “casolari nuovi”, cioè “nuovo villaggio”.

Funes per la sua attenzione a favorire il turismo sostenibile e la mobilità dolce fa parte del consorzio delle Perle delle Alpi.

Funes (Italia). (24 marzo 2020). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 22 aprile 2020, 15:00 da it.wikipedia.org

Immagine | Residence Toglhof