Vernazza – Cinque Terre

Vernazza - Cinque Terre
Vernazza – Cinque Terre

Vernazza (IPA: [verˈnat:sa], Vernassa in ligure, Vernasa nella variante locale) è un comune italiano di 764 abitanti della provincia della Spezia in Liguria.

Giungendo da occidente, Vernazza è il secondo dei paesi che costituiscono le Cinque Terre, in una baia tra i comuni di Monterosso al Mare e Riomaggiore. Comprende anche il successivo borgo di Corniglia, una sua frazione.

Anche il suo territorio è caratterizzato dai tipici terrazzamenti per la coltivazione della vite, uno stile morfologico che, secondo una stima, è sviluppato per oltre 7.000 km di muretti a secco.

Il territorio fa parte del parco nazionale delle Cinque Terre e del sito UNESCO Porto Venere, Cinque Terre e Isole (Palmaria, Tino e Tinetto).

Tra i vari sentieri escursionistici che fungono da collegamento tra le località delle Cinque Terre, il sentiero boschivo (segnato con il numero 507 dal CAI) attraversa la frazione di Casella – nel comune di Riccò del Golfo di Spezia – e la Sella della Cigoletta e collega la costa con la media e bassa val di Vara.

Il borgo, cresciuto lungo il torrente Vernazzola (oggi coperto) che ne costituisce l’arteria centrale, presenta un tessuto urbano eccezionalmente integro, articolato in una serie di vicoli e ripide scalinate. Sopra l’abitato di Vernazza, a una quota di 325 metri sul livello del mare, si trova il santuario di Nostra Signora di Reggio.

L’origine del toponimo deriverebbe dall’aggettivo latino verna, traducibile come “indigeno” o “del luogo”.

Vernazza confina a nord con i comuni di Pignone, Beverino e Riccò del Golfo di Spezia, a sud è bagnato dal mar Ligure, ad ovest con Pignone e Monterosso al Mare e ad est con Riccò del Golfo di Spezia e Riomaggiore.

L’ente comunale è costituito dalle cinque frazioni di Corniglia, Drignana, Muro, Prevo e San Bernardino per un totale di 12,3 km².

Le principali risorse economiche del territorio vernazzolese sono rivolte alle attività agricole e del turismo. In ambito agricolo pregiata è la coltivazione dell’ulivo, degli alberi da frutto (in particolare limoni) e soprattutto della vite con una discreta produzione di vini locali e del territorio delle Cinque Terre.

È accertato il legame che unisce il borgo di Vernazza al vino vernaccia. Questo vino infatti era ben apprezzato già in età medievale ed è più volte citato dal Boccaccio anche in relazione al borgo di Corniglia. La produzione del vino era solamente o specificamente ligure pertanto l’etimologia stessa della parola è da Vernaccia, oggi Vernazza. Peraltro, poiché il borgo è menzionato nei documenti storici secoli prima del vino stesso, risulta meno credibile invece la contraria ipotesi che il borgo abbia preso il nome dal vino che esportava.

Il territorio di Vernazza è attraversato dalla strada provinciale 61, che a nord s’innesta con la provinciale 51; quest’ultima mette in collegamento stradale il borgo vernazzese con i comuni di Monterosso al Mare, ad ovest, e Riomaggiore ad est.

Vernazza è dotata di due stazioni ferroviarie: quella di Vernazza e quella di Corniglia sulla linea ferroviaria Genova-Pisa.

All’interno del territorio comunale è attivo un servizio di trasporto pubblico locale gestito dall’ATC che garantisce quotidiani collegamenti bus.

Vernazza fa parte dell’Unione dei comuni Cinque Terre-Riviera.

Vernazza. (2 ottobre 2021). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 8 novembre 2021, 11:30 da it.wikipedia.org

Immagine | Paesaggi Digitali

Levanto – Vista sulla spiaggia

Levanto - Vista sulla spiaggia
Levanto – Vista sulla spiaggia

Lèvanto (Levanto in ligure, Lievànto nella variante locale) è un comune italiano di 5 326 abitanti della provincia della Spezia, in Liguria.

Il paese di Levanto è di antica fondazione, adagiato in una valle ricoperta da ulivi, viti e pini ed affacciato direttamente sul mare. Le dorsali della vallata finiscono in mare col promontorio del Mesco e la punta di Levanto.

Parte del suo territorio rientra inoltre nel Parco Nazionale delle Cinque Terre e dell’Area marina protetta Cinque Terre.

Il comune è costituito, oltre il capoluogo, dalle frazioni e località di Casella, Chiesanuova, Dosso, Fontona, Fossato, Groppo, Lavaggiorosso, Le Ghiare, Legnaro, Lerici, Lizza, Mesco, Montale, Pastine, Ridarolo, San Gottardo e Vignana per un totale di 36,81 km2.

Confina a nord con i comuni di Framura, Carrodano e Borghetto di Vara, a sud è bagnato dal mar Ligure e Monterosso al Mare, ad ovest con Bonassola e il mar Ligure e ad est con Carrodano, Borghetto di Vara, Pignone e Monterosso al Mare.

Levanto è visitata ogni anno da migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo, giunti per soggiornare nel borgo, e bagnarsi nel mare cristallino, ma anche per visitare l’attiguo Parco nazionale delle Cinque Terre che offre grandi attrattive anche per gli appassionati di trekking. Le Cinque Terre sono facilmente raggiungibili con il treno (durante il periodo estivo il servizio ferroviario è potenziato con treni-navetta), oppure con il traghetto. Quest’ultimo parte due volte al giorno, mattino e primo pomeriggio, dal pontile di fronte a Villa Agnelli.

È ormai da tempo una rinomata località turistica – in epoca fascista era una meta di villeggiatura frequentata da Benito Mussolini e famiglia – e di rinomata fama era anche il Casinò, struttura prospiciente il mare, meta di importanti rappresentanti della canzone italiana.

Il centro urbano di Levanto è attraversato principalmente da due arterie stradali principali: la provinciale 566 dir e la provinciale 64 (già SS 332). La prima gli permette il collegamento viario con il territorio di Carrodano, mentre la seconda, a sud-ovest, con Bonassola; la provinciale 38 collega inoltre alcune frazioni levantesi con Monterosso al Mare.

Levanto è dotata di una stazione ferroviaria sulla linea Genova-Pisa.

Dal comune di Borghetto di Vara un servizio di trasporto pubblico locale gestito dall’ATC garantisce quotidiani collegamenti bus con Levanto e per le altre località del territorio comunale. Analogo servizio è garantito dall’AMT con corse da Framura.

Il borgo è collegato ai comuni di Bonassola e Framura grazie a una pista ciclabile; essa si sviluppa lungo il vecchio sedime ferroviario della Genova-Pisa, spostata nel 1970 alle spalle del borgo in occasione dei lavori di raddoppio dei binari.

L’ampio golfo levantese permette la creazione di onde surfabili per lo più quando spirano venti di libeccio e di Maestrale ma, talvolta, il mare è praticabile anche con forti venti di Scirocco. La contemporanea presenza di fondali sabbiosi (negli spot del Casinò e della Pietra), misti (Pipetta) e rocciosi (Nadia e Gritta) permette la formazione di onde di diversa misura e qualità, ma la fama di Levanto – considerato da molti un big wave spot – è dovuta più che altro alle dimensioni (anche oltre i 3 metri) delle onde che si riescono a formare in determinate condizioni.

Il riconoscimento ufficiale del circuito surfistico non ha tardato ad arrivare: negli ultimi tempi Levanto ha ospitato manifestazioni surfistiche di gran pregio come il Quicksilver big wave invitational nel 2000 e nel 2001 ed il Salomon Blue Games nel 2005, eventi che hanno definitivamente portato al consolidamento di una vera e propria cultura del surf in paese.

Levanto. (2 luglio 2021). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 25 luglio 2021, 21:03 da it.wikipedia.org

Immagini | Vedetta.org

Portovenere, Isola Palmaria e Isola del Tino

Portovenere, Isola Palmaria
Portovenere e Isola Palmaria
Portovenere, Isola Palmaria e Isola del Tino
Portovenere, Isola Palmaria e Isola del Tino

Porto Venere, scritto anche Portovenere, è un comune italiano di 3 412 abitanti della provincia della Spezia in Liguria. Per la sua estensione territoriale urbana è il comune più piccolo della provincia spezzina.

Nel 1997 Porto Venere, insieme con le isole Palmaria, Tino, Tinetto e le Cinque Terre è stato inserito tra i patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.

Il toponimo Portovenere è conosciuto internazionalmente come la variante più diffusa, nonostante lo stesso statuto comunale, in virtù della tradizione storica consolidata, preveda la forma staccata del toponimo (Porto Venere) in tutti gli atti e documenti comunali ufficiali; l’Istituto nazionale di statistica (ISTAT), ente capofila e di rilevazione per lo Stato italiano, trascrive invece nei suoi documenti e censimenti la forma attaccata.

Il paese di Porto Venere sorge all’estremità meridionale di una penisola, la quale, distaccandosi dalla frastagliata linea di costa della riviera ligure di levante, va a formare la sponda occidentale del golfo della Spezia, detto anche “golfo dei Poeti”. Alla fine di questa penisola si trovano tre piccole isole: la Palmaria, il Tino e il Tinetto; solo l’isola Palmaria, che sorge proprio di fronte al borgo di Porto Venere al di là di uno stretto braccio di mare, è in piccola parte abitata.

Molto note sono le spiagge del comprensorio, grazie alla forte corrente del mar Ligure, che in prossimità della costa raggiunge repentinamente discrete profondità. Da segnalare le spiagge del lato nordovest dell’Isola Palmaria, citate peraltro nella Guida Blu del Touring Club Italiano e Legambiente. Sul borgo antico del paese, sulla falesia e sulle isole dell’arcipelago insiste il parco naturale regionale di Porto Venere, gestito dall’omonimo ufficio comunale.

Il clima è tipico mediterraneo, pressoché privo di episodi di gelo in inverno. Tuttavia, le precipitazioni possono essere molto abbondanti, specialmente in autunno e primavera, a causa dell’orografia della riviera di Levante.

Nel territorio comunale, è ubicata la stazione meteorologica di Isola di Palmaria, i cui dati possono essere ritenuti simili a quelli che si verificano a Porto Venere e nelle zone limitrofe.

Particolarità: molto evidenti in primavera, estate e autunno sono le “termiche”, ovvero i venti che soffiano influenzati dalle condizioni climatiche; di notte/prima mattina soffia il vento di terra, in dialetto chiamato “avaxia”, proveniente da NE. Nella tarda mattinata si alza il “Maestralino”, proveniente da NW, che entra dalle Bocche di Portovenere anche con una certa forza allietando dalla calura estiva il paese e i numerosi yacht in rada . In autunno il Maestralino prende anche il nome di “Provenzaccia” poiché proviene dalla Provenza (derivazione del Mistral), freddo e carico di umidità.

Il comprensorio Porto Venere-Isola Palmaria è l’unico punto di ridosso nel mar Ligure tra l’Isola d’Elba e le Isole di Hyères, in Francia. Questo dato di fatto fa comprendere lo storico ruolo strategico svolto da Porto Venere nella storia marinaresca.

Confina a nord con il comune della Spezia e a sud, ovest ed est è bagnato dal mar Ligure. Oltre al capoluogo, fanno parte del territorio comunale le due frazioni di Fezzano e Le Grazie, nonché l’arcipelago spezzino formato dalle isole Palmaria, Tino e Tinetto per un totale di 7,66 km2.

Porto Venere è un paese essenzialmente turistico che vive di commercio, ristorazione e attività legate alla ricettività turistica. Negli ultimi anni molto importanti sono diventate le attività extra alberghiere quali B&B, affittacamere e residenze.
Molto apprezzato è lo shopping nel lungomare Calata Doria e nel pittoresco Carrugio e le visite alla panoramica chiesa di San Pietro e al castello Doria.
Il porticciolo di Porto Venere, sebbene sia il più piccolo della Liguria, nella stagione estiva fa sempre il tutto esaurito.

Nella vicina località di Panigaglia si trova un impianto che provvede a rigassificare il 2% del gas naturale liquido importato in Italia.

Nei mesi estivi è attivo un servizio di trasporto marittimo con l’ausilio di battelli e traghetti che collegano il porticciolo di Porto Venere con i centri vicini di Lerici, La Spezia e le principali località delle Cinque Terre.

Un servizio di trasporto locale, tramite barcaroli, collega continuamente Porto Venere alla vicina isola della Palmaria.

Porto Venere partecipa con un proprio equipaggio al Palio del Golfo della Spezia, che si svolge ogni anno la prima domenica d’agosto.

Porto Venere. (28 marzo 2021). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 20 aprile 2021, 07:22 da it.wikipedia.org

Immagine | MyVideoImage e Paesaggi Digitali