Passo dello Stelvio

Passo dello Stelvio
“Passo dello Stelvio – Vista sulla Punta degli Spiriti
Passo dello Stelvio - Confine
Passo dello Stelvio – Confine
Passo dello Stelvio - Vista dall'Albergo Quarto Pirovano
Passo dello Stelvio – Vista dall’Albergo Quarto Pirovano

Il passo dello Stelvio (Stilfser Joch in tedesco, 2758 m s.l.m.) è il secondo valico automobilistico più alto d’Europa dopo il colle dell’Iseran la cui strada arriva a 2770 m s.l.m.

Dal punto di vista geomorfologico il passo divide le Alpi Retiche occidentali dalle Alpi Retiche meridionali. Il passo si trova all’interno del Parco nazionale dello Stelvio vicino ad importanti massicci come il monte Livrio, l’Ortles ed il monte Scorluzzo.

Il passo si trova in prossimità del confine con i Grigioni svizzeri, a cui è collegato tramite il vicino Giogo di Santa Maria-Passo dell’Umbrail (2503 m s.l.m.).

La strada statale omonima che lo attraversa, collegando Bormio e la Valtellina con Trafoi e la val Venosta, conta ben 48 tornanti sul versante altoatesino e 40 su quello lombardo.

Su tutti e tre i versanti, i due italiani e quello svizzero, il passo rimane chiuso durante l’intero periodo invernale (chiusura invernale) e oltre tra ottobre e maggio.

All’inizio dell’Ottocento l’imperatore Francesco I d’Austria volle una nuova strada che potesse collegare la val Venosta direttamente con Milano, allora territorio austriaco, attraverso la Valtellina.

L’incarico fu affidato all’ingegnere capo della Provincia di Sondrio, Carlo Donegani (1775-1845), esperto d’ingegneria stradale d’alta montagna e già progettista del passo dello Spluga.

I lavori cominciarono nel 1822 ed occuparono una grande quantità di operai, ingegneri e geologi. Dopo soli tre anni nel 1825 l’opera fu compiuta e venne inaugurata alla presenza di un soddisfatto imperatore Ferdinando. L’opera costò circa 2.901.000 fiorini. Per Donegani fu una pioggia di onorificenze.

Nei pressi del passo, sulla parte altoatesina (allora austriaca), furono costruiti dall’Impero austro-ungarico tre fortificazioni: il forte Gomagoi, il forte Klein Boden e il forte Weisser Knott, facenti parte dello sbarramento Gomagoi. Proprio al passo invece ci sono i resti della fortificazione Goldsee.

Fino al 1915 il valico era percorso tutto l’anno da un servizio di diligenze grazie all’efficiente opera degli spalatori durante l’intero inverno. Con l’arrivo della prima guerra mondiale fu teatro di aspri scontri tra la fanteria austriaca e quella italiana, essendo il passo proprio sul confine italo-austriaco.

Dopo la vittoria del 4 novembre entrambi i versanti furono italiani, il passo perse il suo significato originale di collegamento Vienna-Milano e fu decisa la chiusura invernale.

Dal 2014, per accedere al passo dal lato altoatesino, è previsto un pedaggio da pagare.

Passo dello Stelvio. (31 agosto 2016). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 13 settembre 2016, 15:09 da it.wikipedia.org

Immagine | Banca Popolare di Sondrio

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