Domodossola – Vista sul paese

Domodossola - Vista sul paese

Domodossola - Vista sul paese

Domodossola (Dòm in dialetto ossolano, Döm in walser) è un comune italiano di 18 119 abitanti della provincia del Verbano-Cusio-Ossola nella regione Piemonte.

La città è il centro principale della val d’Ossola e si trova nella piana del fiume Toce, alla confluenza di val Bognanco, val Divedro, valle Antigorio-Formazza, valle Isorno e val Vigezzo. La città è anche famosa per la “D di Domodossola”.

La città si adagia sul conoide di deiezione del torrente Bogna, che si allarga tra la frazione Mocogna e il Sacro Monte Calvario, occupando la porzione media del bacino del fiume Toce. Il territorio comunale si estende tra i 238 m s.l.m. e i 2.635 m s.l.m., per un totale di 59,9 km².

Il clima è alpino con inverni freddi ed estati miti.

Il geografo greco Claudio Tolomeo (II secolo d.C.) è il primo a citare la città quale probabile capitale dei Leponzi, chiamandola Oksela Lepontiorum Joannes Georgius Graevius, nel Thesaurus antiquitatum et historiarum Italiae: Ligurum et Insubrum, seu Genuensium et Mediolanensium pubblicato nel 1704, identifica Domodossola come Ocella. Nel VII secolo l’Anonimo Ravennate la definisce come civitas e la chiama Oxilla. Intorno all’XI secolo la città assume il nome di Domus Oxile, in riferimento alla presenza della chiesa collegiata. Nel XII secolo compaiono Burgus Domi e Burgus Domi Ossule: la dicitura borgo deriva dalla presenza oltre che della chiesa collegiata, anche del castello e del mercato. Il nome successivamente si trasforma in Domiossola, Duomo d’Ossola (Giovanni Capis), Domo d’Ossola nell’Ottocento e infine l’attuale Domodossola.

Domodossola è centro nevralgico della val d’Ossola e costituisce il punto di riferimento delle vallate ossolane (valle Anzasca, valle Antrona, val Bognanco, val Divedro, valle Antigorio, val Formazza, valle Isorno, e val Vigezzo).

L’economia si è sviluppata in passato grazie al settore secondario: industrie siderurgiche, meccaniche e acciaierie hanno dominato la scena durante tutto il XX secolo. Negli stessi anni la costruzione nei territori circostanti di dighe e centrali idroelettriche (ad esempio la centrale di Anzuno) ha offerto impiego a centinaia di lavoratori nel settore energetico. La vicinanza con la Svizzera e l’apertura del traforo del Sempione hanno dato inoltre notevole impulso allo sviluppo del commercio.

Attualmente il ruolo del secondario risulta limitato, per quanto permanga l’industria lapidea sia estrattiva sia di lavorazione. Domodossola ha infatti assunto negli ultimi anni una vocazione culturale, turistica e commerciale, grazie anche alla vicinanza a luoghi di attrazione naturalistica (Parco naturale dell’Alpe Veglia e dell’Alpe Devero, Sacro Monte di Domodossola, Parco nazionale della Val Grande) e a stazioni sciistiche (Domobianca, San Domenico di Varzo).

Per quanto riguarda l’artigianato, importante è la lavorazione locale del ferro battuto, finalizzata soprattutto alla produzione di mobili.

Domodossola. (18 dicembre 2019). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 23 dicembre 2019, 14:18 da it.wikipedia.org

Immagine | MeteoLive VCO

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