Pista Stelvio di Bormio

Pista Stelvio di Bormio
Pista Stelvio di Bormio

La Stelvio è una pista sciistica situata a Bormio, in Italia. Sul pendio, che si snoda sul Monte Vallecetta, si svolgono annualmente gare di discesa libera e supergigante della Coppa del Mondo di sci alpino. Nel 1985 e nel 2005 ha ospitato i Mondiali e nel 2026 ospiterà le gare maschili dei XXV Giochi olimpici invernali. Insieme alla Streif di Kitzbühel, è considerata il tracciato più tecnico e difficile del circuito.

La pista Stelvio è stata costruita in previsione dei Campionati mondiali di sci alpino 1985 ed è stata inaugurata nel 1982 in occasione della prima edizione delle World Series. Dal 1993 è entrata nel circuito della Coppa del Mondo di sci alpino e ospita ogni anno gare di discesa libera e supergigante. Nel 2005 su questo tracciato si sono disputate le gare maschili dei Mondiali, quelle femminili si svolsero nella vicina località di Santa Caterina Valfurva sulla pista Deborah Compagnoni. È stata sede delle finali di della Coppa del Mondo nel 2000 e nel 2008.

L’italiano Dominik Paris è lo sciatore più vincente sulla pista, con sette vittorie tra discesa libera e supergigante. Alla luce delle sei vittorie in discesa è l’atleta più vincente nella specialità in una singola località nella storia del circuito, davanti allo svizzero Didier Cuche, impostosi cinque volte sulla Streif di Kitzbühel.

Caratteristiche tecniche
È un tracciato tra i più spettacolari, tecnici, difficili e faticosi del circuito della Coppa del Mondo di sci alpino. Il cancelletto di partenza della discesa libera è situato a 2.255 metri sul livello del mare, in prossimità dell’arrivo della seggiovia Cimino, sul Monte Vallecetta. Il percorso si sviluppa per 3.186 metri e giunge fino al traguardo nel moderno stadio per lo sci di Bormio collocato a 1.268 m s.l.m., nei pressi del centro abitato. Il dislivello complessivo è di 987 metri con una pendenza massima del 63 %. Dal 2007 la pista è stata illuminata ed è omologata per le gare notturne.

Tracciato
Subito dopo il cancelletto di partenza un “muro” (tratto a forte pendenza) e una doppia curva immettono nei salti dell’Ermellino e della Rocca e nel successivo Canalino Sertorelli, un tratto di “scorrimento” (senza curve accentuate, dove lo sciatore deve condurre lo sci cercando la massima velocità con il minor attrito possibile con la neve) lungo circa 300 metri. Segue la Fontana Lunga, un tratto a pendenza moderata, ma attraversato da una serie di difficili curve molto tecniche, e quindi il Piano dell’Orso, lungo 400 metri con un dislivello di 100 e attraversato da una sequenza di curve e controcurve. Queste curve, molto veloci, immettono nella leggendaria Carcentina, il passaggio più difficile e spettacolare della discesa: si tratta di una diagonale in contropendenza, generalmente dal fondo ghiacciato e molto ondulato. Seguono una doppia curva, l’attraversamento dei Prati del Ciuk (1.639 m s.l.m.), un piccolo muro e un piano di circa 100 metri e quindi il salto di San Pietro, una pendenza del 55 % che viene superata dagli atleti con un salto di oltre 40 metri con atterraggio sul muro di San Pietro a velocità superiori ai 140 km/h. Lo “schuss” (tratto a forte accelerazione) di San Pietro conduce al tratto finale, costituito da una serie di curve veloci in contropendenza (Coston, Feleit) e al salto Feleit, in prossimità dell’arrivo.

Stelvio (pista sciistica). (19 novembre 2023). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 1 dicembre 2023, 13:27 da it.wikipedia.org

Immagine | Webcam della Valtellina

Trepalle

Trepalle
Trepalle

Trepalle (in livignasco Trepall) è una frazione di Livigno, in provincia di Sondrio. È il secondo paese più alto d’Europa, dopo Juf in Svizzera, con la sua chiesa posta a quota 2069 m, e si estende fino al Passo d’Eira a 2209 m.[N 1]

Come Livigno, anche Trepalle è zona extradoganale. Si trova a circa 6 km da Livigno, 21 km da Valdidentro, 28 km da Bormio, 50 km da Sankt Moritz (in Svizzera) e 81 km da Sondrio.

A Trepalle nel febbraio del 1956 venne registrata la temperatura più bassa (−41 °C) in territorio italiano della storia, prima di esser superata dai −49,6 °C della Busa Nord di Fradusta sulle Pale di San Martino, il 10 febbraio 2013. In generale, questa frazione ha le temperature più basse d’Italia.

Nell’estate del 1948 Giovannino Guareschi visitò Trepalle e conobbe il parroco don Alessandro Parenti. Lo scrittore rimase colpito dall’incontro, tanto da dedicare a Trebilie, rifacimento letterario del paese di Trepalle, la prima storia di Gente così, comparsa su Candido il 10 ottobre 1948. L’energia di questo parroco di montagna nel risolvere le cose materiali e la carità e la sensibilità mistica della sua opera pastorale affascinarono Guareschi, che a questa figura si ispirò anche nello scrivere le avventure di don Camillo in Mondo Piccolo, in particolare nelle pagine di Storie dell’esilio e del ritorno.

Trepalle. (26 settembre 2023). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 2 ottobre 2023, 10:28 da it.wikipedia.org

Immagine | Paesaggi Digitali

Monte Pora





Il monte Pora (IPA: [ˈpɔːɾa]) è un massiccio delle Prealpi Bergamasche alto 1880 m. È raggiungibile tramite una strada che da Castione della Presolana porta alle Malghe di Pora (Malga bassa di Pora: 1312 m, Malga alta di Pora: 1489 m). La strada è solitamente aperta anche nel periodo invernale, ma viene chiusa in caso di forti nevicate.

È situato tra l’Alta val Seriana, in provincia di Bergamo, precisamente nella val Borlezza (il cui omonimo torrente nasce proprio dalle pendici del Pora), e la val Camonica. Segna il confine tra le province di Brescia e Bergamo.

Presenta due versanti molto diversi tra di loro: quello est, che domina la sottostante Val Camonica, è molto ripido e impervio, mentre il versante ovest è più dolce, ed ospita la stazione sciisitica omonima. È il punto più elevato della catena che chiude a sud l’altopiano di Castione della Presolana, di cui fanno parte il monte Scanapà (1669 m), il monte Lantana (1615 m), il monte Pora e il monte Alto (1721 m).

Dalla cima è possibile godere di un panorama di ampio respiro: a nord l’imponente parete sud della Presolana con l’omonima conca, lo Scanapà e la testata della val di Scalve, a nord-est l’ampia dorsale del pizzo Camino e della cima Moren, ad est il monte Altissimo che domina su Borno, a sud la val Camonica con i comuni di Angolo Terme, Darfo, nonché il lago d’Iseo. Nelle giornate più terse è possibile vedere la catena appenninica. Se invece si volge lo sguardo a ovest, ci imbattiamo nella catena del Pizzo Formico e, più in là, il pizzo Arera, la cima del Fop e il monte Secco; a nord ovest, invece si ammirano i giganti delle Orobie, cioè la dorsale che fa da spartiacque con la Valtellina e che annovera monti di altezze superiori ai 3.000 m (pizzo Coca, 3050 m; pizzo Scais, 3037 m).

Il Pora è solcato da numerose valli, tra le quali: valle di Frucc, che giunge sino a Onore (con il nome di val Righenzolo), la valle di Vareno, che si congiunge con la valle di Pora a formare la valle di Tede, un’ampia depressione fluviale, solcata dal torrente Gera (che in molti punti si inabissa), una volta raggiunto il territorio il torrente cambia nome in Valleggia per poi cambiarlo di nuova in Borlezza all’altezza di Cerete; tutte queste valli sono tributarie dell’altopiano di Castione della Presolana. Le valli più importanti che confluiscono in val Camonica sono la val di Se e la valle dell’Orso.

Ai piedi del massiccio giacciono i comuni di Castione della Presolana (4.280 abitanti, altitudine 780 – 2521 metri sul livello del mare) in Onore (717 abitanti, 700 metri sul livello del mare); Angolo Terme (2.500 abitanti, 426 metri sul livello del mare) e Rogno (3.566 abitanti, 215 metri sul livello del mare) in val Camonica – val d’Angolo.

Il monte Pora è meta nel periodo invernale di numerosi sciatori e snowboarder, che sfruttano gli otto impianti di risalita e gli oltre trenta chilometri di piste che presentano un medio grado di difficoltà. Gli impianti sono costituiti da quattro seggiovie, tre skilift e un tappeto, mentre le piste si suddividono in undici rosse (media difficoltà), una nera (alta difficoltà), sei blu (bassa difficoltà) e una rossa-blu. La pista nera è omologata dalla FISI, e ha ospitato tre edizioni dei Campionati italiani di sci alpino (2005, 2015 e 2016).

In estate il monte Pora è invece meta di escursionisti e ciclisti, che si cimentrano sia sulle strade che hanno ospitato il Giro d’Italia, come il passo della Presolana, oppure sui numerosi sterrati percorribili in mountain bike. La stessa salita che porta alle Malghe di Pora è frequentata da numerosi ciclisti, e vide l’arrivo della diciannovesima tappa del Giro d’Italia 2008, con la vittoria di Vasil’ Kiryenka davanti a Danilo Di Luca e Aleksandr Efimkin.

In tutte le stagioni il monte Scanapà offre anche una terrazza naturale appositamente attrezzata (manichetta a vento e pedana) per il decollo di parapendii e deltaplani, con campo d’atterraggio attrezzato (sulla destra della pista artificiale di bob).

Monte Pora. (2 novembre 2022). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 30 novembre 2022, 11:42 da it.wikipedia.org

Immagine | MontePora.com