Le Grazie – Portovenere

Le Grazie - Portovenere
Le Grazie – Portovenere

Le Grazie è una frazione del comune di Portovenere. Conta circa mille abitanti ed è una delle borgate marinare del Golfo della Spezia.

Geografia fisica
Il borgo marinaro si trova in uno dei seni della costa occidentale del Golfo della Spezia.

Provenendo da Portovenere, il primo di questi seni si chiama Cala dell’oliva, ne segue un altro che prende il nome dal monastero di monaci olivetani, il Santuario di Nostra Signora delle Grazie.

Vi si produce il rinomato vino denominato Soetto del Golfo.

Storia
La zona era già abitata in epoca romana repubblicana, come testimonia la villa del Varignano.

Nell’alto medioevo la baia offriva una posizione riparata alle incursioni provenienti dal mare e, nell’XI secolo, fu scelta dai monaci dell’isola del Tino per la costruzione di un primo piccolo monastero.

Nel XV secolo Papa Eugenio IV, considerando lo stato di pericolo e di abbandono in cui si trovava lo storico convento del Tino, ne trasferì i monaci in quello delle Nostra Signora delle Grazie, meno esposto alle scorrerie musulmane.

Nel 1798 la Parrocchia fu trasferita dalla Chiesa di S. Andrea, demolita in epoca napoleonica per ragioni militari, a quella di Nostra Signora delle Grazie.

Monumenti e luoghi d’interesse
Chiesa di Nostra Signora delle G.;
Villa romana del Varignano;
Fortezza del Varignano.

Le Grazie (Porto Venere). (13 settembre 2023). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 3 ottobre 2023, 12:52 da it.wikipedia.org

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Fiumaretta di Ameglia

Fiumaretta di Ameglia
Fiumaretta di Ameglia

Fiumaretta è una frazione di 806 abitanti del comune di Ameglia, in provincia della Spezia.

Geografia fisica
Il centro abitato è sito a 2 m sul livello del mare, sulla parte sinistra della foce del fiume Magra, di fronte a Bocca di Magra.

Storia
A Fiumaretta sono stati rinvenuti reperti dell’età del bronzo e frammenti ceramici attribuiti all’epoca arcaica delle civiltà etrusca. Nell’area sorse poi il porto della colonia romana di Luna, in seguito scomparso a seguito del progressivo insabbiamento. L’area paludosa rimase quindi disabitata sino a che, a metà del XIX secolo, vennero avviate operazioni di bonifica della zona da parte della famiglia carrarese dei Fabbricotti. In epoca medievale esisteva un piccolo approdo, denominato San Maurizio, il quale prendeva il nome da una piccola chiesa dedicata al santo; tale porticciolo, che da tempo aveva sostituito quello di Luni, era utilizzato da viaggiatori e pellegrini, ma anche per il trasporto delle merci. Il borgo di Fiumaretta venne fondato nel 1855.

Monumenti e luoghi d’interesse
Chiesa parrocchiale di Sant’Isidoro agricola
La chiesa venne eretta nel XIX secolo come chiesa campestre per assistere i lavoratori dei campi. Venne poi eretta in parrocchia in data 31 dicembre 1947; il riconoscimento civile si ebbe il 14 settembre 1949.

Architetture militari
Negli anni quaranta del Novecento Fiumaretta fu interessata dall’edificazione di fortificazioni in difesa della costa ligure e vi vennero realizzate una postazione campale nei pressi del canale che attraversa l’abitato e una casamatta nei pressi della foce del Magra.

Spiaggia di Fiumaretta
Spiaggia di sabbia fine, attrezzata con numerosi stabilimenti balneari, la sua esposizione ai venti la rende una meta apprezzata dagli appassionati di vela e windsurf. Dal 2009 è insignita della Bandiera Blu.

Fiumaretta. (6 settembre 2023). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 2 ottobre 2023, 14:36 da it.wikipedia.org

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Alpi Apuane viste da Marina di Carrara

Alpi Apuane viste da Marina di Carrara
Alpi Apuane viste da Marina di Carrara

Le Alpi Apuane sono una catena montuosa situata nel nord-ovest della Toscana, facente parte del Subappennino toscano e delimitata a nord-ovest dal fiume Magra (Lunigiana), a est dal fiume Serchio (Garfagnana, Mediavalle e Piana di Lucca) e a sud-ovest dalla Versilia e dalla Riviera Apuana, interessando parte del territorio delle province di Lucca e Massa-Carrara. Una piccola parte della catena ricade in Liguria (aree collinari dei comuni di Luni, Castelnuovo Magra, Sarzana e Santo Stefano di Magra in Provincia della Spezia). Confinano a sud col Monte Pisano e a nord con l’Appennino ligure.

Il territorio, corrispondente al loro bacino e storicamente conosciuto anche con il toponimo Apuania, è in parte compreso nel Parco naturale regionale delle Alpi Apuane.

Esso fu istituito nel 1985, a seguito di una raccolta di firme partita molti anni prima e la presentazione nel 1978 di una legge di iniziativa popolare. La Regione Toscana, nel 1997 con la Legge Regionale 65/1997 ne ridusse il perimetro da circa 54.000 ettari agli attuali 20.598 ettari (200 km²), in modo da tutelare la presenza delle cave di marmo, riclassificate come “aree contigue”.

Il parco dal 2012 è entrato nella rete dei Geoparchi tutelati dall’UNESCO. Nel 2020 è stata avviata una petizione per l’istituzione di un parco nazionale e c’è inoltre la proposta di accorpare le Alpi Apuane al già esistente Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano.

Le Alpi Apuane infatti racchiudono circa il 50% della biodiversità toscana, compresi alcuni endemismi. Sono presenti, tra la flora e la fauna, anche specie rare e relitte, tra i quali il tritone alpestre, minacciato dalla Cava Valsora. Da notare che il comprensorio delle Apuane è parte della rete Natura 2000 e racchiude aree di elevato interesse ambientale come ad esempio Important Bird and Biodiversity Area, Zone di Protezione Speciale, Zone speciale di conservazione, Siti di Interesse Comunitario, Oasi WWF, Oasi LIPU e aree di rilevanza erpetologica. Inoltre è attiva una collaborazione tra Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano e Parco regionale delle Alpi Apuane per la protezione del lupo.

Anche da un punto di vista escursionistico, alpinistico e speleologico, le Apuane sono un territorio di pregio, ricco di sentieri, vie ferrate (quella del Monte Procinto, aperta nel 1893, è la più antica d’Italia), vie d’arrampicata e cavità carsiche, spesso minacciate dalle cave, rifugi e bivacchi. Inoltre nella catena montuosa si trovano diverse tappe del Sentiero Italia. Numerose sono anche le antiche vie e cammini tra i quali la Via Vandelli e la Via del Volto Santo. Nel 2023 è stato inaugurato il Parco Culturale delle Apuane, comprendente anche l’abitazione dove Fosco Maraini trascorse i suoi ultimi anni, fortemente voluto dal C.A.I..

Le Alpi Apuane sono ricche di testimonianze storiche, artistiche, archeologiche e culturali anche molto antiche, essendo tra le poche regioni d’Italia in cui siano rimaste sicure tracce della civiltà paleolitica. Sono presenti inoltre testimonianze storiche che coprono un arco temporale che va dalla prima età del ferro, alla civilizzazione dei liguri apuani, a quella romana, al medioevo e all’età moderna e contemporanea, alcune delle quali legate alla stessa attività estrattiva. Nel 2000, tramite una legge nazionale tuttora valida, fu decretata l’istituzione del Parco Archeominerario delle Alpi Apuane per tutelare dall’attuale attività estrattiva le testimonianze di quella di epoca antica, ma la cui effettiva istituzione è tuttavia sospesa dal 2006, nonostante i pareri favorevoli degli enti locali. Per ovviare ai ritardi, nel 2003 il Parco naturale Regionale delle Alpi Apuane ha istituito il Sistema museale di archeologia mineraria delle Alpi Apuane. Sono inoltre presenti testimonianze della Linea Gotica, delle lotte partigiane e della Seconda Guerra Mondiale, come il Parco Nazionale della Pace di Sant’Anna di Stazzema e il Parco della Resistenza al Monte Brugiana.

La catena delle Alpi Apuane si differenzia dal vicino Appennino per la sua morfologia aspra e incisa, da cui appunto l’appellativo di Alpi. L’energia del rilievo è molto elevata, specialmente nel versante versiliese-marittimo: se si escludono infatti i chilometri della pianura costiera versiliese (circa 4 km di larghezza), si passa da poche decine di metri sopra il livello del mare agli oltre 1800 metri in meno di 7 km.

Alpi Apuane. (17 settembre 2023). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 2 ottobre 2023, 14:13 da it.wikipedia.org

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