Ventasso Laghi

Ventasso Laghi - Vista sulle piste da sci
Ventasso Laghi – Vista sulle piste da sci

Ventasso Laghi
Ventasso Laghi – Impianti

Ventasso Laghi è una piccola stazione sciistica posta sul territorio comunale di Ventasso (ex comune di Ramiseto) nella Provincia di Reggio Emilia. La località è inserita nella magnifica cornice del Monte Ventasso nelle vicinanze del Lago Calamone.

Gli impianti (tra 1359 e 1533 metri) sono costituiti da 3 skilift e 5 piste di diversa difficoltà.

Ventasso Laghi. (3 febbraio 2023). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 8 gennaio 2024, 08:40 da it.wikipedia.org

Ventasso (Vêntās in dialetto locale) è un comune italiano sparso di 3 909 abitanti della provincia di Reggio Emilia in Emilia-Romagna. È stato istituito il 1º gennaio 2016 dalla fusione dei comuni di Busana, Collagna, Ligonchio e Ramiseto. La sede si trova a Cervarezza Terme. Lo statuto ha altresì istituito, ai sensi dell’articolo 16 del D.l.vo 267/2000, i municipi nei territori dei quattro ex comuni.

Ventasso è il comune più grande per superficie della provincia di Reggio nell’Emilia. Si tratta per superficie anche del comune fuso più grande d’Italia da quando è stato istituito il processo di fusione, disciplinato per legge dal testo unico degli enti locali del 2000.

Si trova presso l’estremità meridionale della provincia e lambisce una buona porzione del crinale appenninico, confinando a sud con la Regione Toscana, precisamente con i comuni di Sillano Giuncugnano (LU), Fivizzano e Comano (MS), a ovest con Palanzano e Monchio delle Corti (PR), a nord con Vetto e Castelnovo ne’ Monti (RE) e a est con Villa Minozzo (RE).

Il comune di Ventasso interessa un vasto territorio di grande pregio naturalistico compreso tra le valli dell’Ozola, della Secchia e dell’Enza; rappresenta la maggioranza del territorio interessato dal Parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano.

Il territorio, a forte vocazione turistica, comprende note località di villeggiatura sia estive che invernali, come Ligonchio, Cerreto Laghi, Cervarezza Terme e Succiso.

Ventasso. (5 settembre 2023). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 8 gennaio 2024, 08:41 da it.wikipedia.org

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Cattolica – Vista sulla spiaggia

Cattolica - Vista sulla spiaggia
Cattolica – Vista sulla spiaggia

Cattolica (AFI: [kat’tɔlika]; Catòlga in romagnolo) è un comune italiano di 16 591 abitanti della provincia di Rimini, in Emilia-Romagna. Affacciata sul mare Adriatico, è una nota località turistica balneare della Riviera romagnola con un’antica tradizione marinaresca.

Cattolica confina a sud con Gabicce Mare (PU), da cui è separata dal torrente Tavollo, a sud-ovest con Gradara (PU), a nord-ovest con Misano Adriatico (dal quale è separata dal fiume Conca) e ad ovest con San Giovanni in Marignano. È bagnata a nord-est dal Mare Adriatico, dove la linea costiera che nel resto della Romagna risulta regolare qui s’incurva gradatamente verso est e verso nord-est per un brevissimo tratto adiacente alla darsena (dove si trova oggi l’omonima Piazza del Tramonto) formando così una piccola insenatura poco accentuata. Tagliata dal torrente Ventena (che dà anche il nome ad un quartiere cittadino), nella parte interna di Cattolica si innalzano i primi rilievi collinari che anticipano l’Appennino tosco-romagnolo. È il comune più orientale dell’Emilia-Romagna, il più meridionale della riviera romagnola e costituisce l’estrema propaggine meridionale della Pianura Padana.

Il clima è simile a quello della Pianura Padana (temperato subcontinentale) con influenze marine e collinari. Rispetto al resto della Romagna si hanno alcune differenze nella stagione fredda che a Cattolica, per la sua particolare posizione al margine della pianura e adiacente ai rilievi appenninici, risulta più mite. Nei mesi più freddi (dicembre e gennaio) le temperature minime risultano infatti localmente più elevate (+1,2/+0,9 °C) rispetto alla zona centrale della costa romagnola.

Cattolica. (26 settembre 2023). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 2 ottobre 2023, 14:02 da it.wikipedia.org

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Pennabilli

Pennabilli (La Pénna in romagnolo) è un comune italiano di 2 622 abitanti della provincia di Rimini in Emilia-Romagna.

Il territorio del comune è interessato dal Parco naturale interregionale del Sasso Simone e Simoncello e fa parte della Comunità montana Alta Valmarecchia. Pennabilli è il secondo comune più alto della Provincia di Rimini, preceduto solo da Montecopiolo, ed il secondo comune più a sud della regione Emilia-Romagna, preceduto da Casteldelci.

Ritrovamenti archeologici fanno risalire i primi insediamenti umani nel territorio di Pennabilli all’epoca etrusca e romana. Durante le scorrerie barbariche della metà del I millennio d.C., le due alture impervie su cui sorge il capoluogo (ora chiamate “Roccione” e “Rupe”), servirono da rifugio alle popolazioni stanziate nei dintorni e lungo il fiume Marecchia. Ebbero così origine le comunità di “Penna” e “Billi” i cui toponimi (l’uno derivante dal latino “Pinna”, vetta, punta, l’altro da “Bilia”, cima tra gli alberi) fanno riferimento alla caratteristica conformazione dei due colli. Penna si sviluppò come borgo, Billi fu rocca dei Malatesta; se ne ha menzione già nel 962, quando dall’imperatore Ottone fu data in feudo ai conti di Carpegna. I due borghi furono poi sotto la giurisdizione della Massa Trabaria. L’unione con il vicino castello di Billi avvenne nel 1350 con la posa della “pietra della pace” nella piazza del mercato sorta tra i due nuclei abitati. Il comune passò più volte sotto l’influenza dei Malatesta, dei Montefeltro, dei Medici e dello Stato Pontificio. Nel 1572, con il trasferimento della sede vescovile da San Leo, papa Gregorio XIII lo insignì del titolo di “Città”. Pennabilli è tuttora sede della diocesi di San Marino-Montefeltro.

Nell’Italia unita il comune di Pennabilli è appartenuto alle Marche (provincia di Pesaro e Urbino) fino al 15 agosto 2009, quando ne è stato distaccato, congiuntamente ad altri sei comuni dell’Alta Valmarecchia, in attuazione dell’esito di un referendum svoltosi il 17 e 18 dicembre 2006. Contro la variazione territoriale la regione Marche ha proposto ricorso alla Corte costituzionale, che lo ha ritenuto infondato e respinto.

Dal 20 maggio 2010 Pennabilli è entrato a far parte del club italiano di Bandiera arancione. Nella prima metà del febbraio 2012 il territorio comunale è stato uno dei più colpiti da un’eccezionale nevicata, che ha raggiunto anche i 3 metri nel centro del paese.

Pennabilli è stretta da un forte legame con il Tibet, che risale al XVIII secolo, quando padre Orazio Olivieri partì dalla città dei Malatesta per fondare una missione cattolica a Lhasa. Nella capitale tibetana creò un ottimo rapporto con i monaci e la popolazione; portò la prima stamperia a caratteri mobili e scrisse il primo dizionario italo-tibetano, che fu successivamente tradotto anche in inglese. Nel 1994, Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama, visitò Pennabilli per celebrare il 250º anniversario della morte del missionario (15 giugno): in quell’occasione scoprì una lapide sulla facciata della casa natale del frate cappuccino.

Nel 2005 si ebbe una seconda visita del Dalai Lama, durante la quale fu inaugurata una struttura metallica a ricordo del missionario pennese. Posta sul colle che domina il paese, è composta da una campana affiancata da tre mulini di preghiera tibetani o manikorlo (liberamente azionabili dai visitatori). La campana è il calco della campana originale della missione di padre Orazio in Tibet. Ciascuna ruota della preghiera presenta in rilievo il mantra buddhista Oṃ Maṇi Padme Hūṃ (in sanscrito ॐ मणि पद्मे हूँ), cioè Salve o Gioiello nel fiore di loto. Secondo la religione tibetana, il gesto di girare la ruota della preghiera assume il significato di un’invocazione rivolta verso il cielo, proprio come il suono di una campana.

Pennabilli. (24 dicembre 2022). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 24 gennaio 2023, 10:19 da it.wikipedia.org

Immagine Pennabilli | Pro Loco Pennabili