Laceno – Lago e altipiano

Laceno - Vista sull'altipiano
Laceno – Vista sull’altipiano
Laceno - Vista sul Monte Raiamagra
Laceno – Vista sul Monte Raiamagra

Laceno è l’unica frazione di Bagnoli Irpino in provincia di Avellino.

Geografia fisica
Il Laceno (detto anche Piano Laceno) è sito su un altopiano a circa 1.050 metri sul livello del mare, ai piedi del monte Cervialto, non molto distante da Montella e dagli Altopiani di Verteglia e dal monte Terminio. L’abitato della frazione, composto prevalentemente da alberghi, ristoranti, ville e residenze, sorge attorno al lago omonimo. È circondato da un’area boschiva prevalentemente di conifere e fagacee. La località è attorniata da varie cime: la più alta è il monte Cervialto con 1.809 m di altezza, seguono il monte Rajamagra con 1.667 m, il monte Cervarolo con 1.558 m e la Montagna Grande con 1.509 m.

Oltre alla strada per Bagnoli, dalla frazione si dipartono altre strade di montagna che, attraversando il territorio del parco dei Monti Picentini, portano a Montella, Acerno, Lioni, Calabritto, Senerchia, Caposele e Nusco. È facilmente raggiungibile da varie parti del sud e centro Italia.

La particolare conformazione dell’altopiano fa sì che spesso accada che nella zona del lago ci siano prati verdi, mentre sulle piste sciistiche ci sia neve abbastanza da poter sciare liberamente. Ciò accade per la particolare esposizione verso nord e i fitti faggeti che nella zona delle piste non permettono al sole di penetrare e sciogliere la neve. La particolare forma “a conca” dell’altopiano fa inoltre sì che si verifichino forti inversioni termiche nell’altopiano in tutte le stagioni, soprattutto nelle nottate serene e con calma di vento, con picchi di temperature minime che, nei mesi invernali, possono raggiungere i -20 °C.

Il Lago Laceno, alimentato dal torrente Tronola, sorge all’inizio del pianoro e si spande attorno all’abitato. In principio la zona era paludosa, poi nei secoli scorsi lo stesso comune si mobilitò per rendere coltivabile il terreno, bonificando il territorio e canalizzando le acque fino a farle defluire nella posizione odierna del lago. Il terremoto dell’Irpinia del 1980 ne ha progressivamente ridotto la superficie alla sola parte su cui affaccia il paese, a causa di falle apertesi nel sottosuolo lacustre e di altre aperte alla sorgente Tronola che alimenta poco la zona lacustre. Questa sezione del lago, che si riduce ad uno stagno durante l’estate, raggiunge la sua massima espansione nei mesi di dicembre e gennaio.

Dal 2010 a fine 2012 si è registrata una riduzione ancora più accentuata del lago, a causa delle forti siccità che interessano la zona. A causa di ciò, in alcuni comuni dell’Irpinia si è registrata una sensibile riduzione della portata dell’erogazione di acqua per le abitazioni, mentre il lago d’estate viene spesso utilizzato come riserva per spegnere gli incendi boschivi della zona.

Il Laceno è una area recettiva al turismo, che nel 2008 è aumentato circa del 30%. A salvaguardia del flusso turistico locale è stato istituito il Consorzio Rajamagra, il cui obiettivo è quello di realizzare interventi di riqualificazione territoriale soprattutto riguardanti la stazione turistica estiva ed invernale, attraverso la realizzazione di impianti polivalenti con funzionalità annuale. Il consorzio si propone di rendere continuo e destagionalizzato il flusso turistico, cioè non solo esclusivo del periodo invernale o estivo.

I flussi turistici più alti si registrano soprattutto nel periodo che va da dicembre a marzo, e nel periodo estivo. Picchi vi sono anche ad ottobre in occasione delle note sagre che si tengono in zona e nei comuni adiacenti.

Oltre al consorzio sopra citato, sono presenti anche il Consorzio Turistico Bagnoli-Laceno e la Pro-Loco Bagnoli-Laceno, che insieme ad associazioni territoriali locali, si occupano dell’organizzazione di eventi sul territorio, sia sportivi che culturali.

La località ospita una stazione sciistica con circa 18 km di piste da sci, anche con innevamento artificiale. Offre la possibilità di ammirare il mar Tirreno sciando, perché la vetta è affacciata sul golfo di Salerno.

Il turismo più diffuso è quello invernale o sciistico, con la stagione che varia a seconda della temperatura da dicembre a marzo (con picchi nelle festività natalizie e pasquali). A favorire il turismo sciistico la presenza di impianti di risalita, con seggiovie, sciovie e campi scuola. La seggiovia parte dalla base (stazione Laceno) posizionata a 1109 m per arrivare a circa 1650m (stazione Rajamagra), attraverso un interscambio a quota 1400m circa (stazione Settevalli). Con un totale di 2 seggiovie, 1 tappeto e 2 manovie, e circa 16/18 km di piste, Laceno è la più grande stazione sciistica dell’Italia meridionale.

Gli sport invernali praticabili sono vari: sci da discesa e fondo, snowboard, snowtubing, half-pipe, sky-cross, sky-fox. Le piste sono 11 per un totale di 16 km, tra cui la pista denominata nordica che offre il panorama sul golfo di Salerno.

Dal 2004 in poi, è stato istituito un progetto di innevamento artificiale, prima limitato alla parte finale delle piste, poi esteso alle altre zone principali del comprensorio. Tale sistema viene inaugurato ogni anno a metà dicembre e prevede l’innevamento di gran parte delle piste da cima a valle, con esclusione di quelle più a nord per le particolari condizioni climatiche che permettono l’innevamento naturale.

Dal 21 maggio 2017 gli impianti sciistici sono stati chiusi a tempo indeterminato a causa di un contenzioso tra comune e società gestrice degli stessi, che non ha consentito i lavori di revisione utili al proseguimento della vita tecnica delle due seggiovie.

I rifugi sono situati a quota 1.400 m e 1.667 m, sulla vetta della Rajamagra. Sono per lo più strutture di relax in tipico stile montano. Sono presenti in alcuni punti anche ristori e bar, in altri i rifugi sono essenziali, atti solo ad accogliere l’escursionista per una pausa dal freddo e al riposo. Suggestivo è il panorama che si gode da tali posti. In alcuni punti è possibile scorgere i monti del Matese ed anche i monti abruzzesi.

Laceno. (29 ottobre 2021). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 4 gennaio 2022, 10:19 da it.wikipedia.org

Immagini | Laceno.org

Bocca della Selva

Bocca della Selva
Bocca della Selva

Bocca della selva è una località turistica sita a 1395 metri d’altezza che comprende i territori di vari comuni fra cui Piedimonte Matese, San Gregorio Matese e Cusano Mutri, alle falde del Monte Mutria, sede di un importante osservatorio meteorologico.

Fra Bocca della Selva e Pietraroja nasce il corso del fiume Titerno che sfocia nel Volturno. Nei dintorni sono site diverse aree attrezzate create dalla Comunità Montana del Titerno.

All’interno del piccolo centro è situata anche una piccola stazione sciistica principalmente frequentata da apprendisti sciatori. La pista da sci è lunga 3 km ed è dotata di due impianti di risalita. Vi è anche un albergo rifugio.[1] Le piste e gli impianti sono del Comune di Piedimonte Matese solo per quanto concerne la gestione. Negli anni ’80 è stata interessata da un intenso sviluppo edilizio con la costruzione di numerose case di villeggiatura tutte nel territorio di Cusano Mutri.

Bocca della Selva disponeva di uno skilift. Gli sciatori che vogliono imparare a sciare trovano una pista didattica del fondo. Per lo sci alpino era servita da una manovia ora ferma. Il Pork Park era un piccolo attrezzato snowpark posizionato lateralmente alla pista principale di Bocca della Selva e deve il suo nome al Monte Porco. Tra il 2005 ed il 2008 il park è stato utilizzato per diverse gare del circuito FSI nazionale, organizzate dal Club Freestyle Matese di Piedimonte Matese. Dal 2010 – 2011 gli impianti sono fermi ed in totale abbandono e disinteresse da parte della società proprietaria di Caserta. Un lungo ed interessante sentiero escursionistico parte dal paese e raggiunge la vetta del Monte Mutria, 1823 m, cima del Gruppo di Monti del Matese.

Per raggiungere la stazione sciistica bisogna prendere da Benevento la SS88 per proseguire in direzione di Campobasso. Imboccare l’uscita per Morcone e seguire la strada provinciale Morcone-Campitello Matese. La strada passa proprio per Bocca della Selva. Da Caserta e Napoli invece prendere a Maddaloni la SS Fondo Valle Isclero uscire a Telese Terme proseguire per Cerreto Sannita quindi la SP 76 Mutria fino a Bocca della Selva. Da Campobasso invece, si percorre la SS 87-17, continuando in direzione di Guardiaregia sulla SS 158 e proseguendo per Piedimonte Matese fino al confine tra le tre province.

Nel Giro d’Italia 2016 Bocca della Selva è stata GPM di seconda categoria nella 6ª tappa da Ponte a Roccaraso (Aremogna).

Bocca della Selva. (1 dicembre 2019). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 19 giugno 2020, 11:06 da it.wikipedia.org

Immagine | Meteo Isernia