Castelrotto – Massiccio dello Sciliar

Castelrotto - Massiccio dello Sciliar
Castelrotto - Massiccio dello Sciliar
Castelrotto – Massiccio dello Sciliar

Castelrotto (Kastelruth in tedesco, Ciastel in ladino) è un comune italiano di 6.456 abitanti della provincia autonoma di Bolzano in Trentino-Alto Adige. È inoltre un comune mercato.

Parte del suo territorio comunale si trova all’interno del parco naturale dello Sciliar, ai piedi dell’Alpe di Siusi, la cui vicinanza ha permesso lo sviluppo di un fiorente turismo, tanto estivo quanto invernale.

Il nome di Castelruptum compare per la prima volta in un documento del 982–987 nel quale il vescovo Albuino di Bressanone scambiò il reddito della chiesa locale con il vescovo Eticho di Augusta. Prima di questa data sappiamo che era già presente in loco un insediamento, di cui però non ci è giunto il nome. Le tracce del Castelvecchio sono riconducibili all’epoca medioevale, rimane oggi solo una massiccia torre quadrata oltre ad alcune tracce di mura, capanne di mattoni e quindi la presenza di un villaggio fortificato.

Nell’XIII secolo l’area passa di proprietà al conte Mainardo II di Tirolo-Gorizia e poi ai signori di Castelrotto. Nel 1348 il castello è di proprietà del duca Konrad Teck il quale è anche capitano del dipartimento dell’Adige. All’inizio del XV secolo il castello e l’abitato passano di proprietà alla famiglia Hauenstein ed è a quest’epoca che risalgono le prime fattorie stabili di grandi dimensioni impiantate nella zona.

Poco dopo la proprietà passa di proprietà a Michael Kraus, nobile ungherese giunto qui per matrimonio e già infeudato di alcune terre presso il lago Balaton. Questi divenne famoso in particolar modo per la ricchezza accumulata dai suoi feudi e per le opere caritatevoli che estese ai poveri di Castelrotto prima della propria morte, stabilendo che tale usanza fosse continuata nei secoli nel mese di ottobre con la distribuzione di una pagnotta di pane e di un sacchetto di sale ad ogni povero della comunità. Egli venne sepolto successivamente nella cappella della torre ove ancora oggi la sua tomba si trova. Suo nipote, Jakob Kraus, venne nobilitato dall’imperatore Rodolfo II d’Asburgo il 2 giugno 1607 e fu lui che procedette in gran parte alla demolizione dell’antico castello, creandovi una cappella ad uso per il villaggio dedicata a Sant’Antonio, oltre alla realizzazione da parte del figlio Georg Kraus di un parco naturale (1675) corredato da sette piccole cappelle e tre grandi crocefissi (Cristo e i due ladroni) che riprendono alcune tappe della via crucis. Nel 1847 la famiglia si estinse.

Sino al 1924, inoltre, Castelrotto ebbe un proprio tribunale distrettuale, poi trasferito a Chiusa.

La fruttuosa fonte di reddito per gli abitanti di questo paese era l’allevamento del bestiame, supportato da una forte presenza di vasti pascoli alpini circostanti, superando nell’anno 1600 di quattro volte la vendita dei capi di bestiame che si teneva a Bolzano.

Il toponimo è attestato per la prima volta nel 982–987 come Castelruptum e nel 1173 come Castilrut, col significato di “castello diroccato”.

Castelrotto. (5 aprile 2015). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 8 aprile 2015, 06:41 da it.wikipedia.org

Immagine Castelrotto – Massiccio dello Sciliar | Abinea Hotel & SPA

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