Castelluccio di Norcia e Monte Vettore

Castelluccio di Norcia e Monte Vettore
Castelluccio di Norcia e Monte Vettore
Castelluccio di Norcia e Monte Vettore

Castelluccio è una frazione del comune di Norcia (PG) in Umbria, uno dei centri abitati più elevati dell’Appennino.

Secondo i dati ISTAT il paese si va man mano spopolando: nel censimento del 2001 il paese risultava abitato da 150 residenti, mentre in quello del 2011 i residenti sono scesi a 120. Il 30 ottobre 2016 è stato quasi completamente distrutto da un importante evento sismico: il campanile e la Chiesa di Santa Maria Assunta sono andati completamente perduti, mentre alcune opere di notevole pregio storico-artistico custodite nella chiesa sono state messe in sicurezza prima dei crolli.

Il paese si trova sull’Appennino Umbro-Marchigiano, a circa 28 km da Norcia, ad una altitudine di 1452 m s.l.m. che ne fanno uno dei centri abitati più elevati degli Appennini, posto in cima ad una colle che si eleva sull’omonimo altopiano (Piani di Castelluccio) tra i più vasti dell’Italia Centrale ed inserito nel Parco nazionale dei Monti Sibillini, raggiungibile attraverso una strada panoramica. Di fronte ad esso si erge la sagoma del Monte Vettore (Cima del Redentore) (2448 m).

La stazione meteorologica di Castelluccio è la stazione meteorologica di riferimento per il paese di Castelluccio. In base alla media trentennale di riferimento 1961-1990, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta a -2,9 °C; quella del mese più caldo, luglio, è di +16,0 °C. Le precipitazioni medie annue si aggirano ai 1100 mm, mediamente distribuite in 105 giorni, con un minimo relativo in estate ed un picco in autunno. In media ci sono 132 giorni di gelo all’anno. Il 2 marzo 2005 a seguito di una discesa di una massa d’aria freddissima dalla Siberia sul Pian Grande è stata raggiunta una temperatura minima di -32° che tutt’oggi rappresenta una delle temperature più basse d’Italia.

La presenza dell’uomo nella zona è testimoniata sin dall’epoca romana, con il rinvenimento di alcuni oggetti in terracotta presso la Fonte di Canatra, in località Soglio. Inoltre, nelle fondamenta di una casa furono rinvenute nei secoli passati diverse monete romane risalenti al periodo dell’imperatore Claudio il Gotico (III secolo), e lungo la strada che conduce a Forca di Presta, si trovò anche la tomba di un soldato romano. Il nucleo attuale risale al XIII secolo, anche se alcune ricerche tendono a retrodatarne la fondazione.

Castelluccio fu un antico castello nell’orbita di Norcia costruito per difendere il confine orientale dei pascoli. Dopo il terremoto del 30 ottobre 2016, il paese è quasi completamente distrutto e disabitato.

L’economia del paese è strettamente legata all’attività della pastorizia, che ancora costituisce una buona parte degli introiti degli abitanti. Ad essa va aggiunta l’agricoltura, con la produzione di prodotti tipici quali le famose lenticchie di Castelluccio. Il turismo è presente tutto l’anno: nel periodo invernale, la località di Forca Canapine ospita impianti di risalita a volte funzionanti per attività sciistiche, mentre nel periodo estivo l’escursionismo attrae un gran numero di appassionati. Inoltre tutta l’area dei piani di Castelluccio è molto apprezzata per la pratica del volo libero, in particolare del parapendio, per via della particolare conformazione orografica e per la quasi totale assenza di tralicci e antenne. Per questo motivo nel paese si trovano diverse scuole di volo frequentate, soprattutto in estate, da appassionati e principianti provenienti da ogni zona d’Europa.

Castelluccio (Norcia). (16 settembre 2019). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 30 dicembre 2019, 14:23 da it.wikipedia.org

Immagine | Scenari Digitali

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