Asuni – Vista verso Est e verso Ovest

Asuni - Vista verso Est e verso Ovest
Asuni - Vista verso Ovest
Asuni – Vista verso Ovest
Asuni - Vista verso Est
Asuni – Vista verso Est

Asuni (Asùni in sardo[4]) è un comune italiano di 320 abitanti[1] della provincia di Oristano, in Sardegna. Il suo territorio chiude l’Alta Marmilla, confina a nord con il Mandrolisai e ad est con il Sarcidano.

Asuni sorge su un pianoro trachitico a 233 metri s.l.m. Il territorio è racchiuso tra le valli del Rio Araxisi e dei suoi principali affluenti: il Rio Bidissàriu ad est e il Flumini Imbessu ad ovest.

La quota massima, 589 m s.l.m., viene raggiunta sul Monte Ualla; la cima più elevata della montagna, P.ta Modighina, si trova in territorio di Laconi e raggiunge i 595 m s.l.m. La quota minima viene raggiunta alla confluenza Rio Araxisi – Flumini Imbessu, al confine con Ruinas e Samugheo, a 82 m s.l.m.

Le rocce più importanti dal punto di vista paesaggistico sono i marmi, dei quali si citano il marmo rosa di Asuni e quello grigio cipollino. Dal punto di vista strettamente petrografico, si tratta degli unici marmi presenti nel territorio sardo.

Altra roccia importante, utilizzata anche nell’edificazione del centro abitato, è la trachite.

Il 40% del territorio è boscoso, con varie tipologie di associazioni floristiche dove predominano Lecceta e macchia mediterranea a lentisco e olivastro. Formazioni isolate sono poi costituite dalla Sughereta e da querce del gruppo Roverella, con bellissimo nucleo relitto sulla cima del Monte Ualla. La lecceta è stata utilizzata in passato dai carbonai per la lavorazione del carbone vegetale.

Resistono poche aree adibite a rimboschimento per l’ex industria cartaria di Arbatax (Pinus radiata) e per il legnatico (Eucaliptus sp.).

Di notevole pregio è l’endemismo Brassica insularis, osservabile sulle le falesie marmoree lungo le valli.

Il resto del territorio è adibito alle colture foraggere finalizzate all’allevamento, e al pascolo brado. Altre colture, principalmente per uso familiare, sono i vigneti e gli oliveti.

Notevole interesse ricopre l’aspetto faunistico, grazie ad un altro endemismo: il geotritone (Speleomantes imperialis), osservabile nelle grotte dell’area carsica di Monte Ualla e Castel Medusa. In generale il territorio è dominato dai cinghiali e, in misura minore, da volpi, lepri e conigli selvatici. Non è raro osservare la Poiana, il Gheppio, il Corvo imperiale e, sul Monte Ualla, l’aquila reale, nuovamente stanziale da una decina d’anni.

L’area fu abitata già nel Neolitico per la presenza sul territorio di alcuni nuraghi.

Nel medioevo appartenne al Giudicato di Arborea e fece parte della curatoria di Parte Valenza. Alla caduta del giudicato (1410) passò sotto il dominio aragonese e divenne un feudo. Nel 1759 formò una contea insieme con Nureci, concessa al mercante marsigliese Guglielmo Touffani, che ne aveva comprato il territorio e che acquisì il titolo di conte di Nureci e di Asuni. Il paese venne riscattato ai Touffani nel 1839 con la soppressione del sistema feudale, e divenne un comune amministrato da un sindaco e da un consiglio comunale.

La variante del Sardo parlata ad Asuni è il Campidanese occidentale. Sono tuttavia presenti alcune influenze lessicali e fonetiche tipiche della Limba de Mesanìa (Samugheo, Ruinas) e del Campidanese Barbaricino meridionale (Laconi).

Asuni. (1 agosto 2021). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Tratto il 30 agosto 2021, 12:32 da it.wikipedia.org

Immagine | Comune di Asuni

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